Il nubifragio e la decisione di Pogacar
La 103esima edizione della Tre Valli Varesine è stata annullata a causa di un violento nubifragio che ha reso il percorso impraticabile e pericoloso per i corridori. La decisione di fermare la corsa è stata presa dal campione del mondo Tadej Pogacar, che ha spiegato: “Ci siamo consultati tra di noi e ci siamo messi d’accordo per far annullare la gara, parlando a nome di tutti i corridori.”
La gara era stata già accorciata a causa del maltempo, ma la pioggia incessante e l’accumulo di acqua hanno reso il tracciato quasi impraticabile. “Una bomba d’acqua, i tombini non ricevevano e questo rendeva pericolosa la strada sulla discesa che andava affrontata varie volte”, ha spiegato Renzo Oldani, presidente della società organizzatrice ‘Alfredo Binda’.
La sicurezza prima di tutto
Pogacar ha sottolineato la pericolosità delle condizioni di gara: “L’acqua veniva da tutte le parti, dai tombini, non si vedeva l’asfalto. Ci sono state tante forature, tante ruote rotte, non sapevamo cosa aspettarci ancora. Quando è così è molto facile che capitino incidenti molto seri.”
Il campione sloveno ha ricordato l’incidente mortale di Muriel Furrer ai Mondiali di Zurigo, avvenuto poche settimane fa, sottolineando che “non avrebbe avuto senso rischiare”.
Un appuntamento rinviato
Nonostante la delusione per l’annullamento della corsa, Pogacar ha annunciato la sua presenza alla prossima edizione della Tre Valli Varesine: “L’ho vinta nel 2022, tenterò di farlo ancora nel 2025. Con me tanti altri corridori torneranno sulle strade di Varese.”
La priorità alla sicurezza
La decisione di annullare la Tre Valli Varesine è stata sicuramente difficile, ma giusta. La sicurezza dei corridori deve sempre essere la priorità, soprattutto in condizioni meteorologiche avverse come quelle che si sono verificate. Il gesto di Pogacar, che ha preso la decisione di fermare la corsa a nome di tutti i corridori, dimostra la grande responsabilità e la consapevolezza del campione sloveno.