Borsa di Milano chiude in negativo
La Borsa di Milano ha chiuso la giornata di contrattazioni in ribasso, con l’indice Ftse Mib che ha perso lo 0,24%. Il trend negativo è stato in linea con gli altri mercati europei, con l’indice Euro Stoxx 50 che ha perso lo 0,3%.
Le tensioni in Medio Oriente e i dazi decisi dalla Cina su brandy e auto di grossa cilindrata europei hanno pesato sull’umore degli investitori. Il calo del prezzo del petrolio ha inoltre messo in difficoltà il comparto energetico, con Saipem che ha perso il 2,5%, Eni il 2,1% e Tenaris il 2%.
Lo spread tra Btp e Bund ha concluso la giornata in lieve calo a 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Settori in calo
Tra i settori in calo si segnalano Stellantis e Stm (-1,8%), Recordati (-1,7%) e Campari (-1,6%). Quest’ultima è stata penalizzata dai dazi cinesi, in linea con il settore europeo del beverage. Anche il settore del lusso ha registrato una seduta negativa, con Moncler che ha ceduto l’1,4% e Cucinelli lo 0,9%.
In calo anche Tim (-1,1%) e Nexi (-1%).
Banche e Utility
Nel settore bancario, Mps ha registrato un forte rialzo (+2,4%), mentre Bper ha guadagnato l’1%. Unicredit e Intesa hanno perso lo 0,4%, mentre Banco Bpm ha ceduto lo 0,5%.
Le utility hanno beneficiato del calo del prezzo del gas, con Enel e Hera in rialzo dello 0,5% e A2a dello 0,2%.
Altri movimenti
Tra le altre società in movimento, Italgas ha registrato un forte rialzo (+3,3%) dopo il nuovo piano strategico e l’acquisizione di 2i Rete Gas. Bene anche Diasorin e Amplifon (+1,8%).
L’incertezza sui mercati
La giornata di contrattazioni è stata caratterizzata da un clima di incertezza, con i mercati che hanno reagito con cautela alle diverse tensioni geopolitiche e alle misure protezionistiche adottate da alcuni Paesi. L’andamento del prezzo del petrolio e le prospettive economiche globali continuano a rappresentare fattori di instabilità per gli investitori.