Viktor Bout, il ‘mercante di morte’, smentisce il suo coinvolgimento nella vendita di armi agli Houthi
Viktor Bout, ex trafficante di armi noto come "il mercante di morte", ha smentito le accuse del Wall Street Journal secondo cui starebbe mediando la vendita di armi automatiche agli Houthi. L'agenzia di stampa statale russa Tass riporta la sua dichiarazione, in cui definisce le accuse "infondate".
atlante
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Il passato di Bout e il suo ruolo politico
Viktor Bout, dopo il suo rilascio, si è unito al partito nazionalista Ldpr, parte della cosiddetta “opposizione di sistema” russa che di fatto appoggia il Cremlino. L’anno scorso è stato eletto consigliere regionale a Ulyanovsk. In passato ha espresso sostegno a Putin e all’invasione dell’Ucraina.
Un’accusa controversa e il ruolo della propaganda
Le accuse contro Bout, sebbene smentite da lui e dal Cremlino, sollevano interrogativi sul suo ruolo attuale e sulle sue possibili attività. È importante ricordare che il contesto geopolitico attuale è fortemente influenzato dalla propaganda e dalla disinformazione, quindi è fondamentale valutare le informazioni con cautela e cercare fonti affidabili.
