La situazione in Parlamento
Il futuro della votazione è incerto e dipenderà dai voti di Svp e dai possibili franchi tiratori. Se alla fine i voti dovessero essere troppo incerti, c’è chi non esclude la possibilità di un input al centrodestra di votare scheda bianca per non bruciare il candidato. Il ragionamento che si fa nella maggioranza è che Meloni abbia fatto bene i calcoli prima di far precettare i suoi giovedì scorso, in modo da arrivare finalmente a sostituire dopo dieci mesi Silvana Sciarra. Anche Forza Italia ha raccomandato massima attenzione ai propri parlamentari, pronta a convergere su Marini, che nella scorsa legislatura è stato consulente legislativo degli azzurri. Il nome di un azzurro, Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, circola fra i candidati per uno dei posti che presto si libereranno alla Corte costituzionale. Anche Noi moderati garantirà i suoi voti. Dalla Lega è arrivata l’indicazione a essere presenti come in ogni votazione con il quorum. Il ministro degli Esteri e deputato di FI, Antonio Tajani, sarà assente, impegnato in Argentina, e non sarà l’unica defezione nel centrodestra. Basti pensare a Umberto Bossi. Ogni voto sarà dunque cruciale, ne servirà anche qualcuno dalle opposizioni, e si guarda ai rappresentanti di Svp.
L’importanza del dibattito pubblico
La nomina dei giudici della Corte costituzionale è un momento cruciale per la vita democratica di un Paese. La scelta dei candidati dovrebbe essere frutto di un ampio e partecipato dibattito pubblico, che coinvolga non solo le forze politiche, ma anche la società civile. In questo caso, la decisione di Meloni di accelerare la nomina di Marini senza un adeguato confronto con l’opposizione e con la società civile ha alimentato tensioni e polemiche. La scelta di non partecipare alla votazione da parte di una parte dell’opposizione è un segnale di protesta contro questa mancanza di dialogo e di trasparenza. È auspicabile che in futuro si possa assistere a un processo di nomina dei giudici della Corte costituzionale più trasparente e partecipativo, che tenga conto del ruolo fondamentale che questa istituzione svolge nella tutela della Costituzione e dei diritti dei cittadini.