Un’Eredità Complessa: L’Arte e l’Architettura del Fascismo
Il libro “A Difficult Heritage, the Afterlives of Fascist-era Art and Architecture”, curato da Carmen Belmonte, docente di Roma Tre, si addentra in un tema complesso e controverso: il rapporto dell’Italia repubblicana con l’eredità artistica e architettonica del fascismo. Pubblicato nella collana della Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte a Roma con il sostegno dell’American Academy in Rome, il volume raccoglie saggi di quattordici studiosi internazionali che si confrontano con la sopravvivenza di opere e monumenti fascisti nel panorama culturale italiano.
Come spiega la curatrice, il libro è stato scritto in inglese per favorire una prospettiva comparativa e dare un respiro internazionale alla ricerca. La scelta linguistica evidenzia l’importanza di un confronto globale su un tema che ha ripercussioni non solo sul panorama italiano, ma anche su altri contesti storici e culturali.
Il volume si concentra su un interrogativo fondamentale: come gestire l’eredità artistica e monumentale del fascismo in un’Italia repubblicana antifascista? In che modo è possibile rileggere e ricontestualizzare questo patrimonio in chiave democratica? Le risposte offerte dai saggi esplorano diverse strategie di gestione, dal restauro filologico alla conservazione critica, passando per la rimozione e la riappropriazione.
Il libro analizza casi concreti, come il restauro filologico dell'”Italia tra le arti e le scienze”, dipinto murale di Mario Sironi nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza, o la conservazione critica del monumentale bassorilievo fascista a Bolzano, su cui è stata sovrapposta una scritta illuminata di Hannah Arendt: “Nessuno ha il diritto di obbedire”.
L’eredità artistica e monumentale del fascismo, nonostante alcuni esempi di iconoclastia contro le immagini di Mussolini subito dopo il 25 luglio 1943 e gli interventi di rimozione attuati nel processo di defascistizzazione, è entrata a far parte negli Anni ’80 del patrimonio culturale nazionale. Il libro si propone di analizzare questo processo di integrazione e le sue implicazioni, offrendo una prospettiva critica e multidisciplinare sul tema.
Un Approccio Comparativo e Multidisciplinare
Il volume “A Difficult Heritage” si distingue per il suo approccio comparativo e multidisciplinare. I saggi raccolti affrontano il tema dell’eredità fascista da diverse prospettive, analizzando le diverse strategie di gestione e rilettura del patrimonio artistico e architettonico del regime in Italia e in altri contesti internazionali.
Tra gli autori che hanno contribuito al volume figurano Luca Acquarelli, Joshua Arthurs, Franco Baldasso, Carmen Belmonte, Liza Candidi, Pippo Ciorra, Mia Fuller, Alessandro Gallicchio, Davide Grasso, Hannah Malone, Lucy Maulsby, Giuliana Pieri, Dell Upton, Rosalia Vittorini e Adachiara Zevi. La varietà di esperienze e competenze degli autori arricchisce il dibattito, offrendo una visione completa e multiforme del tema.
Il libro si propone di stimolare una riflessione critica sull’eredità fascista, non solo in ambito artistico e architettonico, ma anche in termini di memoria storica e di identità nazionale. L’obiettivo è quello di favorire un confronto aperto e costruttivo sul passato, al fine di costruire un futuro più consapevole e democratico.
Un Dialogo Necessario
“A Difficult Heritage” rappresenta un importante contributo al dibattito sull’eredità fascista in Italia. Il libro affronta un tema complesso e controverso con un approccio accademico rigoroso e un linguaggio accessibile a un pubblico ampio. La scelta di pubblicare il volume in inglese, con la partecipazione di studiosi internazionali, testimonia l’importanza di un confronto globale su un tema che ha ripercussioni su diversi contesti storici e culturali.
La ricerca di un equilibrio tra memoria e oblio è un tema centrale nel libro. Come gestire il passato senza negare la sua esistenza e senza perpetuare la sua ideologia? Il volume offre un’analisi critica e approfondita di questo dilemma, proponendo diverse strategie di gestione e rilettura dell’eredità fascista. La riflessione sul passato è fondamentale per costruire un futuro più consapevole e democratico.