Salary Cap in arrivo per la Serie C?
Il presidente della Lega Pro, Matteo Marani, ha annunciato la sua intenzione di introdurre un salary cap per la Serie C, come parte di un piano più ampio per il futuro del campionato. L’obiettivo è quello di controllare i costi e garantire la sostenibilità finanziaria del calcio professionistico. “Con la finanza non a posto non si può fare calcio”, ha dichiarato Marani.
Il salary cap, che prevede un limite massimo per gli stipendi dei giocatori, è una misura adottata in diversi campionati europei, con risultati positivi in termini di controllo dei costi e di bilanciamento competitivo. Marani ha sottolineato l’importanza di studiare i modelli europei per adattare il salary cap alla realtà della Serie C, con l’obiettivo di implementarlo nella stagione 2025/2026.
Seconde squadre U23: un’opportunità per i club e per i giovani
Marani ha anche evidenziato l’apertura dei club di Serie C all’integrazione delle seconde squadre U23, un’iniziativa che offre ai giovani talenti la possibilità di maturare esperienza in un contesto professionistico. “Sottolineo l’enorme disponibilità che hanno dato i nostri club ad accogliere due seconde squadre nel giro, di fatto, di due anni”, ha dichiarato Marani.
L’inserimento delle seconde squadre U23 è stato accolto positivamente dai club, che vedono in questa iniziativa un’opportunità per sviluppare i propri giovani talenti e per creare un bacino di giocatori pronti per la prima squadra. Tuttavia, Marani ha sottolineato l’importanza di garantire che l’ingresso di nuove squadre non penalizzi i club di Serie C già esistenti.
I giovani al centro del futuro della Serie C
Il presidente della Lega Pro ha ribadito la centralità dei giovani talenti per il futuro della Serie C. “I giovani rappresentano il futuro, il movimento, e il bisogno quasi disperato che ha il nostro movimento di rimettere al centro il talento”, ha affermato Marani.
Marani ha sottolineato il valore economico e sociale dei giovani calciatori, che non solo rappresentano un investimento a lungo termine, ma anche un’opportunità per creare un calcio più sostenibile. “I giovani non hanno costi diretti, perché li cresci al tuo interno, ce li hanno in infrastrutture, in insegnanti, ma non diretti, però possono generare ricavi”, ha spiegato.
I dati delle prime sette giornate di campionato confermano la crescente presenza di giovani in Serie C, a dimostrazione dell’efficacia della riforma Zola, che punta a valorizzare i talenti emergenti.
Un futuro promettente per la Serie C?
Le dichiarazioni di Marani offrono una visione positiva del futuro della Serie C, con l’obiettivo di creare un campionato più sostenibile, competitivo e incentrato sulla valorizzazione dei giovani. L’introduzione del salary cap potrebbe avere un impatto significativo sul panorama finanziario della Serie C, mentre l’integrazione delle seconde squadre U23 offre un’opportunità preziosa per i giovani talenti. La centralità dei giovani, come sottolineato da Marani, è fondamentale per la crescita del calcio italiano a tutti i livelli.