Il monito di Mieli: la guerra mondiale è già in corso
Il giornalista Paolo Mieli, intervenendo alla rassegna culturale “Sorrento d’autore”, ha espresso un’allarmante considerazione sulla situazione internazionale, affermando che la guerra mondiale è già in atto, ma non la percepiamo come tale. “Il brutto delle guerre mondiali è che ci si mette del tempo prima di capire che sono tali”, ha dichiarato Mieli, evidenziando la difficoltà di riconoscere la portata globale di un conflitto in corso.
Secondo Mieli, il pericolo maggiore risiede nel non cogliere la connessione tra i diversi conflitti in corso, come quelli in Ucraina e in Medio Oriente, e altri meno visibili come quello in Sudan. “Rispetto alla situazione attuale – ha proseguito Mieli – il pericolo maggiore che intravedo è quello di non percepire quanto queste due guerre che vediamo in Ucraina e Medio Oriente, poi ce ne sono altre invisibili come quella in Sudan per fare un esempio, siano collegate tra loro e quanto una nuova guerra mondiale sia già in atto”.
Un parallelo con la Seconda Guerra Mondiale
Mieli ha poi fatto un parallelo con gli inizi della Seconda Guerra Mondiale, sottolineando come all’inizio del conflitto si pensasse che si trattasse di una guerra limitata, focalizzata su un territorio specifico. “Ci fu tutto un periodo molto lungo alla vigilia della seconda guerra mondiale, anzi agli inizi della seconda guerra mondiale, in cui sembrava che fosse un conflitto per la Polonia, poi che fosse comunque una cosa limitata”, ha spiegato.
Solo con l’attacco a Pearl Harbor nel dicembre del 1941 la realtà della guerra mondiale si fece evidente. “Solo quando ci fu, nel dicembre del 1941, l’attacco a Pearl Harbor ci si rese conto che era mondiale, ma dal primo settembre 1939 al dicembre 1941 si pensò che si trattasse di conflitti locali, ai quali ognuno guardava pensando che fossero dall’altra parte del mondo o comunque in una zona limitata d’Europa”.
La percezione della guerra
L’analisi di Mieli solleva un punto cruciale: la difficoltà di riconoscere la portata globale di un conflitto in corso. Il rischio è quello di sottovalutare la complessità della situazione internazionale, considerando i conflitti come eventi isolati e non come parte di un quadro più ampio. La consapevolezza della connessione tra i conflitti è fondamentale per comprendere la reale portata della minaccia e per adottare le misure necessarie per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti.