Una vittoria schiacciante, ma con un’affluenza record bassa
Il presidente uscente Kais Saied ha ottenuto una vittoria schiacciante alle elezioni presidenziali in Tunisia, aggiudicandosi il secondo mandato con il 90,69% dei voti. L’Alta Autorità Indipendente per le Elezioni (Isie) ha annunciato i risultati in conferenza stampa, confermando gli esiti di un exit poll che lo vedeva al primo posto con l’89,2% delle preferenze. Saied, 66 anni, ha largamente battuto l’industriale liberale Ayachi Zammel, in carcere dal 2 settembre scorso, che ha ottenuto solo il 7,35% dei voti, e l’ex deputato della sinistra panaraba, Zouhair Maghzaoui, ultimo con l’1,91% dei voti.
Nonostante la vittoria schiacciante, la partecipazione alle elezioni è stata estremamente bassa. Secondo l’autorità elettorale Isie, solo il 28,8% degli elettori si è recato alle urne, un dato record che solleva interrogativi sulla legittimità del mandato di Saied e sulla fiducia che il popolo tunisino ripone nel suo governo.
Il contesto politico in Tunisia
La Tunisia è attraversata da una profonda crisi politica e sociale. Nel 2022, il presidente Saied ha sciolto il Parlamento e sospeso la Costituzione, concentrando tutti i poteri nelle sue mani. Questo atto ha suscitato forti critiche da parte delle organizzazioni internazionali e dei partiti politici, che lo hanno accusato di un colpo di stato. Le elezioni presidenziali del 2023 si sono svolte in un clima di incertezza e di preoccupazione per la democrazia tunisina.
La bassa affluenza alle urne è un segnale preoccupante che dimostra la sfiducia del popolo tunisino nei confronti del sistema politico attuale. Molti cittadini ritengono che le elezioni non siano state libere e democratiche, e che il risultato sia stato manipolato a favore di Saied. La vittoria di Saied potrebbe consolidare il suo potere e portare a una maggiore instabilità politica e sociale in Tunisia.
Le sfide future per la Tunisia
Il secondo mandato di Saied sarà segnato da sfide importanti. La Tunisia è alle prese con una grave crisi economica, con un’inflazione galoppante e un tasso di disoccupazione elevato. Il paese è anche confrontato con una crescente instabilità sociale, con proteste e manifestazioni che si susseguono in diverse città.
Saied dovrà affrontare queste sfide con un governo che non gode di un ampio consenso popolare. La bassa affluenza alle urne dimostra che il suo potere è fragile e che la sua legittimità è messa in discussione. Se Saied non riuscirà a rispondere alle aspettative del popolo tunisino, il suo secondo mandato potrebbe essere segnato da ulteriori instabilità e tensioni politiche.
L’affluenza bassa come barometro della fiducia
La bassa affluenza alle urne è un campanello d’allarme. Nonostante la vittoria schiacciante, la scarsa partecipazione dimostra una profonda sfiducia nel sistema politico e nelle istituzioni. Questo dato non può essere ignorato, e solleva interrogativi sulla legittimità del mandato di Saied. Sarà interessante vedere come il presidente affronterà questa sfida e quali misure prenderà per riconquistare la fiducia del popolo tunisino.