Richiesta di Attenuazione della Misura Cautelare
L’avvocato Gioacchino Genchi, legale di Carmelo Miano, l’hacker siciliano arrestato dalla Polizia Postale per accesso abusivo a sistemi informatici e diffusione di malware, ha presentato un’istanza al Riesame di Napoli per chiedere l’attenuazione della misura cautelare del carcere. Nella richiesta, il legale sottolinea l’insussistenza del pericolo di fuga, del rischio di inquinamento delle prove e della possibilità di reiterare i reati contestati.
Incompetenza Funzionale delle Procure?
L’avvocato Genchi sostiene inoltre che vi sia l’incompetenza funzionale delle procure della Repubblica di Napoli e di Roma in relazione agli accessi ammessi da Miano alle caselle di posta elettronica di alcuni magistrati inquirenti. A tal proposito, ha chiesto il trasferimento degli atti alla Procura di Perugia.
Procedimenti in Corso e Restituzione di Materiale
Su Miano pende a Gela un procedimento per riciclaggio dal 2021. La procura della Repubblica, su istanza del legale, ha restituito a Miano tutte le copie forensi degli hard disk sequestrati dalla Guardia di Finanza.
Ammissione degli Accessi Abusivi
Durante l’interrogatorio di garanzia, Miano ha ammesso l’accesso abusivo nei server del Ministero della Giustizia e di altre importanti aziende italiane. Si attende ora la decisione del gip di Napoli.
Considerazioni
La vicenda dell’hacker siciliano Carmelo Miano solleva diverse questioni di rilievo, tra cui la complessità del sistema giudiziario italiano e la delicatezza delle indagini su reati informatici. La richiesta di attenuazione della misura cautelare e la questione dell’incompetenza funzionale delle procure evidenziano la necessità di un’attenta analisi del caso e di una valutazione accurata delle prove. L’ammissione di Miano, seppur parziale, potrebbe aprire nuove prospettive investigative e contribuire a far luce su un caso che desta grande preoccupazione per la sicurezza informatica del Paese.