L’inaugurazione di Forza Nuova a Ferrara
Circa trenta persone hanno partecipato all’inaugurazione della sede di Forza Nuova a Ferrara, la prima in Emilia-Romagna. Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, Roberto Fiore, fondatore del movimento, Davide Pirillo e Luca Bongiovanni, coordinatore regionale. Pirillo ha spiegato che l’aumento significativo degli iscritti a Forza Nuova ha spinto il movimento a decidere di aprire una sede a Ferrara. All’interno dello spazio, manifesti della X Mas e di Mussolini.
I vertici di Forza Nuova hanno rivendicato la scelta di chiamare la sede “Casa della Patria” e hanno detto che, nonostante le polemiche, il nome non verrà cambiato.
Polemiche per il nome “Casa della Patria”
A Ferrara, infatti, la “Casa della Patria” esiste già, si trova in corso Giovecca ed è intitolata alla memoria del pilota Pico Cavalieri. Il palazzo ospita le principali associazioni combattentistiche e d’arma, inclusa l’Anpi. La decisione presa dal movimento di estrema destra ha sollevato non pochi malumori tra i cittadini.
Presidio antifascista in risposta all’apertura della sede
Quasi contemporaneamente, in galleria Matteotti, si è tenuto il presidio “Antifascista per Costituzione”, organizzato da 43 associazioni ferraresi in risposta all’apertura dello spazio in città. Circa trecento persone hanno risposto alla chiamata e affollato il centro di Ferrara con bandiere e striscioni.
Considerazioni sulla scelta del nome e sul contesto
La scelta del nome “Casa della Patria” da parte di Forza Nuova è un chiaro tentativo di appropriarsi di un simbolo fortemente connotato dal punto di vista storico e politico. La presenza di un’altra struttura con lo stesso nome, che ospita associazioni di diversa natura, tra cui l’Anpi, rende la scelta ancora più discutibile. L’apertura della sede di Forza Nuova a Ferrara in un momento di crescente tensione sociale e politica, con un’escalation di episodi di violenza e discriminazione, non può che alimentare preoccupazione e sospetto. È importante che le istituzioni e la società civile si attivino per contrastare ogni forma di intolleranza e discriminazione, garantendo la sicurezza e la libertà di espressione di tutti i cittadini.