L’intelligenza artificiale diventa un servizio a pagamento
Con il lancio dei nuovi smartphone Galaxy S24 Fan Edition e dei tablet Galaxy Tab S10+ e S10 Ultra, Samsung ha confermato il passaggio da un utilizzo gratuito ad uno a pagamento di Galaxy AI, la sua intelligenza artificiale.
Il cambio di passo avverrà dal 1 gennaio 2026, in linea con le mosse di Google, OpenAI e Microsoft. La notizia, già anticipata a gennaio di quest’anno, trova consolidamento nelle note che accompagnano la presentazione dei nuovi dispositivi.
“Le funzioni di Galaxy AI saranno fornite gratuitamente fino al 31 dicembre 2025 sui dispositivi Samsung Galaxy supportati”, si legge nelle note.
Nonostante l’assenza di dettagli sui costi, è chiaro che dopo tale data sarà necessario sottoscrivere un abbonamento per continuare a usare alcune, se non tutte, le opzioni di intelligenza artificiale generativa che permettono agli utenti di modificare le foto in maniera creativa, tradurre le telefonate, trascrivere file audio e sintetizzare testi e documenti.
Un modello a due livelli?
Secondo il sito specializzato Sammobile, Samsung potrebbe decidere di richiedere un servizio in abbonamento solo per le funzionalità più avanzate, lasciando invece gratuite quelle di base.
Ad esempio, “cerchia e cerca”, realizzata in collaborazione con Google, che consente di trovare online risposte per qualsiasi elemento sullo schermo, potrebbe rimanere gratuita.
Le attività di vera e propria analisi generativa, come la sintesi di lunghi documenti, sarebbero invece considerate premium e dunque a pagamento.
Un trend in crescita
La decisione di Samsung si inserisce in un trend più ampio che vede l’intelligenza artificiale trasformarsi da tecnologia gratuita a servizio extra.
Anche Google, con il suo modello linguistico Gemini Advanced, ha optato per un modello a doppia offerta, così come fa OpenAI con ChatGpt e Microsoft, che per prima ha rilasciato strumenti di IA generativa per i consumatori, con le integrazioni del chatbot Copilot nei suoi software di punta, da Office a Excel.
L’evoluzione dell’intelligenza artificiale
L’evoluzione dell’intelligenza artificiale verso un modello a pagamento è un segnale importante. Da un lato, questo potrebbe portare a un’innovazione più rapida e a un’esperienza utente più sofisticata, con funzionalità più avanzate e personalizzate. Dall’altro, potrebbe creare una disparità di accesso, con utenti meno abbienti che potrebbero non avere la possibilità di usufruire di queste tecnologie. Sarà interessante osservare come si evolverà questo trend e come le aziende si adatteranno alle nuove esigenze del mercato.