Portolano nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa
Il generale Luciano Portolano è ufficialmente il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa. La nomina è stata decisa dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Difesa, Guido Crosetto. La cerimonia di avvicendamento con il generale Giuseppe Cavo Dragone, già designato presidente del comitato militare della Nato (incarico che assumerà nel 2025), si è tenuta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto, all’aeroporto militare di Ciampino.
Nel suo discorso, Portolano ha sottolineato la necessità di uno “sforzo sinergico e bilanciato” tra tutte le forze armate per “garantire le condizioni per essere pronti a proteggere e difendere, da ogni potenziale minaccia, tutti gli italiani e gli interessi vitali e strategici dell’Italia”.
“In un momento di profonda crisi per la stabilità dell’ordine internazionale e per la sicurezza globale, le forze armate rappresentano uno strumento indispensabile per creare le condizioni di credibilità e deterrenza necessarie a promuovere e a garantire la pace, il benessere e la prosperità del nostro Paese e dei nostri alleati”, ha aggiunto il nuovo capo di Stato maggiore.
Dragone: “La Nato una diga contro la tirannia e l’oppressione”
Il generale Giuseppe Cavo Dragone, nel suo discorso di commiato, ha definito la Nato “l’alleanza più coesa e longeva che la storia abbia conosciuto”, una “diga costruita con materiali pregiati, unici e indistruttibili: la libertà e la democrazia”.
“L’Alleanza è pronta a materializzarsi ed ergersi a difesa dei popoli liberi che intendono opporsi alla tirannia e all’oppressione, sempre e ovunque”, ha aggiunto Dragone, sottolineando la “resistenza incredibile dell’Ucraina” come esempio di “energie straordinarie” sviluppate dai popoli in difesa della propria libertà.
Dragone ha anche criticato il dibattito sulla “priorità dei vari fronti della Nato”, definendolo “un tema fuori dal tempo e dalla realtà”, in quanto la “minaccia è purtroppo globalizzata, come il confronto in atto fra due mondi contrapposti e radicalmente diversi l’uno dall’altro nel concepire il rispetto dei valori umani e della libertà”.
Crosetto: “Sono contento che ci sia un pezzo d’Italia che porterà alla Nato il nostro approccio italiano”
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha commentato la nomina di Dragone alla presidenza del comitato militare della Nato con le parole: “Sono contento che ci sia un pezzo d’Italia che porterà alla Nato il nostro approccio italiano”.
Un passaggio di consegne significativo
Il passaggio di consegne tra il generale Portolano e il generale Dragone rappresenta un momento significativo per le forze armate italiane. L’ingresso di Portolano alla guida del Ministero della Difesa coincide con un periodo di grande instabilità internazionale, con la guerra in Ucraina e le crescenti tensioni tra Russia e Occidente. Le parole di Portolano sulla necessità di un “sforzo sinergico” tra le forze armate evidenziano la consapevolezza della complessità del contesto geopolitico attuale. La nomina di Dragone a presidente del comitato militare della Nato, invece, rappresenta un riconoscimento del ruolo chiave che l’Italia svolge nell’Alleanza Atlantica. Le parole di Dragone sulla “resistenza incredibile dell’Ucraina” e sulla “minaccia globalizzata” confermano l’impegno dell’Italia nella difesa della libertà e della democrazia in un mondo in continua evoluzione.