Un viaggio nel tempo con Alessio Boni e Claudio Magris
“Il vetro della clessidra”, uno spettacolo teatrale che si apre stasera al Rossetti di Trieste -Teatro Stabile del Fvg, si propone come un’affascinante esplorazione del tempo, un tema caro a Claudio Magris, attraverso il suo monologo “Essere già stati”. Incastonato tra due racconti, “Il premio” e “Lezioni di musica”, tratti dalla raccolta “Tempo curvo a Krems”, il monologo si configura come il cuore pulsante dello spettacolo, offrendo una riflessione raffinata e profonda sul tema del tempo e della memoria.
Lo spettacolo, che segna l’inizio della stagione alla Sala Bartoli, uno spazio dedicato alla drammaturgia contemporanea, vede come protagonista Alessio Boni, un interprete versatile e sensibile, capace di dare voce con grande maestria alle parole di Magris. Il suo talento si unisce a quello di Chiara Trentin, che con il suo violoncello accompagnerà la narrazione con delicate musiche dal vivo, e alle suggestioni di immagini e proiezioni create da Zunami film studio.
Un’esperienza teatrale multiforme
“Il vetro della clessidra” non è solo un monologo, ma un’esperienza teatrale multiforme. La messinscena curata da Paolo Valerio crea un’atmosfera suggestiva che avvolge il pubblico, invitandolo a immergersi nel flusso del tempo e nella riflessione sulla memoria. La scelta di inserire musiche dal vivo e proiezioni crea un’esperienza sensoriale completa, che arricchisce la narrazione e la rende ancora più coinvolgente.
Lo spettacolo, che sarà in scena alla Sala Bartoli fino al 13 ottobre, ha già conquistato l’attenzione internazionale. Il 17 ottobre, in occasione della Buchmesse di Francoforte, sarà in scena alla Literaturhaus con il titolo tedesco “Das Glas der Sanduhr”, nell’ambito degli eventi promossi dalla Regione FVG nell’ambito di “Io sono Friuli Venezia Giulia”. In questa edizione, l’attore madrelingua Peter Schorn si unirà ad Alessio Boni per un’interpretazione bilingue, che renderà l’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.
L’ironia e la profondità di Magris
Il monologo “Essere già stati” di Claudio Magris, con la sua ironia raffinata e la sua profonda consapevolezza culturale, si presta perfettamente a una rappresentazione teatrale. Alessio Boni, con la sua sensibilità e versatilità, sembra essere l’interprete ideale per dare voce a questa riflessione sul tempo e sulla memoria. L’aggiunta di musiche dal vivo e proiezioni rende l’esperienza ancora più ricca e coinvolgente, invitando il pubblico a riflettere sul tema del tempo in modo profondo e personale.