De Bruyne fuori per “Cura del corpo”
Il centrocampista del Manchester City, Kevin de Bruyne, ha chiesto al ct del Belgio Roberto Martinez di non essere convocato per le prossime partite della nazionale. Il 33enne ha saltato quattro partite con il suo club a causa di un fastidio muscolare subito nella partita di Champions League contro l’Inter.
“Ho avuto una lunga conversazione telefonica con Kevin”, ha dichiarato il ct del Belgio. “Ha chiesto di saltare questo ritiro e anche novembre, per poter prendersi cura del suo corpo.”
Il programma fitto di impegni, che include il Mondiale per club, ha spinto De Bruyne a prendere questa decisione. “Il programma è diventato ancora più fitto a causa del Mondiale per club. Ecco perché lui non c’è adesso e a novembre. Ma quando conta davvero, il Mondiale, lui ci sarà”, ha aggiunto Martinez.
De Bruyne, quindi, non sarà presente nelle partite contro l’Italia il 10 ottobre all’Olimpico e contro la Francia, in Nations League. Salterà anche il ritorno contro gli azzurri in Belgio, il 14 novembre.
Un Mondiale in vista
La decisione di De Bruyne di prendersi una pausa è dettata dalla volontà di essere al top della forma per il Mondiale in Qatar. Il centrocampista belga è uno dei giocatori chiave della nazionale, e la sua assenza si farà sentire nelle prossime partite. Tuttavia, la sua priorità è la salute e la preparazione per l’appuntamento più importante dell’anno.
Il ct Martinez ha confermato che De Bruyne sarà a disposizione per il Mondiale, e che la sua assenza nelle prossime partite è solo un modo per garantirsi la sua presenza al torneo. “Quando conta davvero, il Mondiale, lui ci sarà”, ha detto Martinez.
Un rischio calcolato
La decisione di De Bruyne di saltare le prossime partite del Belgio è un rischio calcolato. Da un lato, gli permetterà di riprendersi completamente dal suo infortunio e di arrivare al Mondiale in piena forma. Dall’altro, la sua assenza potrebbe influire negativamente sul rendimento della nazionale nelle prossime partite. Tuttavia, la sua presenza al Mondiale è fondamentale per le ambizioni del Belgio, e la sua decisione è comprensibile.