Ammissioni e nuovi dettagli
Un’ondata di nuove informazioni sta emergendo dall’indagine milanese che ha smantellato i vertici delle curve Nord e Sud, con ammissioni di Cristian Ferrario, ritenuto prestanome dei leader ultrà Andrea Beretta e Antonio Bellocco, e con la scoperta di nuovi dettagli che gettano luce su un intreccio di crimine, potere e violenza nel mondo del tifo calcistico.
Cristian Ferrario, ai domiciliari, ha ammesso gli addebiti, svelando il suo ruolo di intermediario e il suo coinvolgimento in un trasferimento fraudolento di valori per agevolare l’associazione mafiosa dei Bellocco. L’uomo avrebbe incassato 40.000 euro con una causale fittizia per una “restituzione per cucina”, in realtà un compenso per la “protezione mafiosa” fornita a un conoscente che aveva effettuato investimenti in Sardegna.
Dagli atti dell’inchiesta emergono nuovi particolari, come la sete di vendetta della suocera di Bellocco, che dopo l’omicidio del genero da parte di Beretta, ha espresso la sua rabbia e la sua intenzione di “combinare una strage”. Inoltre, sono stati documentati contatti e incontri che sembrano essere prodromici a movimentazioni di partite di droga.
L’ombra di Gherado Zaccagni e il coinvolgimento di Fedez
L’indagine ha anche svelato gli interessi di Gherado Zaccagni, ai domiciliari, che, al telefono con Caminiti, puntava a mettere le mani sui parcheggi nei pressi dell’Olimpico di Roma e a ottenere un “endorsement” per un “contatto” con il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Zaccagni ha anche cercato di smuovere i vertici del Coni.
Un altro nome che emerge dall’inchiesta è quello di Fedez. Il rapper è coinvolto in una rissa al “The Club” e nell’aggressione successiva al personal trainer dei vip Cristiano Iovino. Secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori, Fedez avrebbe detto: “Lasciatemi stare, lasciatemi stare che l’ammazzo che io sono di Rozzano”.
Un’ombra oscura sul mondo del calcio
L’indagine sulle curve Nord e Sud di Milano svela un lato oscuro del mondo del calcio, un mondo dove crimine, potere e violenza si intrecciano in un modo inquietante. Le ammissioni di Cristian Ferrario e i nuovi dettagli emersi dagli atti dell’inchiesta gettano una luce sinistra su un ambiente che sembra essere permeato da un’atmosfera di illegalità e di violenza. Il coinvolgimento di personaggi come Gherado Zaccagni e Fedez in questa vicenda dimostra come il mondo del calcio non sia immune da queste dinamiche, e come la criminalità organizzata possa infiltrarsi in ogni ambito della società.