Il Modulo Blu al Centro del Dibattito
Il mondo delle assicurazioni auto è in fermento. L’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ha avviato un processo di revisione del regolamento che potrebbe portare alla fine del tradizionale modulo blu, il documento cartaceo che ogni automobilista porta con sé per la constatazione amichevole di incidente (CAI). Al suo posto, si prospetta l’utilizzo di applicazioni mobili o piattaforme web per la denuncia di sinistro.
Questa proposta, però, non è stata accolta con entusiasmo da tutti. Assoutenti, Confconsumatori, Movimento Consumatori e Sna, il sindacato nazionale agenti di assicurazione, hanno espresso le loro perplessità sull’efficacia e la sicurezza del nuovo sistema digitale, sollevando dubbi sulla privacy e sulla facilità d’uso.
I Dubbi dei Consumatori e dei Periti
Le associazioni di consumatori temono che l’eliminazione del modulo cartaceo possa complicare la sottoscrizione di un accordo tra i conducenti coinvolti in un incidente, soprattutto per coloro che non sono esperti nell’utilizzo delle tecnologie informatiche. Il modulo blu, infatti, è un documento prestampato che, una volta firmato da entrambi i conducenti, costituisce un accordo sulla dinamica dell’incidente, consentendo di velocizzare la gestione del sinistro.
Anche i periti dell’Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni) condividono queste preoccupazioni. L’Aiped ha sottolineato come la compilazione del modulo in formato digitale potrebbe rivelarsi più complessa in molti casi, e ha chiesto che venga mantenuto l’obbligo per le compagnie assicurative di fornire il modulo cartaceo, lasciando comunque la possibilità di utilizzare una versione digitale fornita da un ente terzo.
Un’altra criticità evidenziata dai periti riguarda la possibile introduzione di un’app specifica per ogni compagnia assicurativa. Secondo l’Aiped, questo potrebbe ostacolare la portabilità del contratto, costringendo il contraente a scaricare una nuova app e a reinserire i dati di autenticazione ogni volta che cambia compagnia o riceve una disdetta del contratto.
Privacy e Sicurezza al Centro del Dibattito
Le associazioni di consumatori hanno espresso anche preoccupazioni sulla privacy dei dati. Il modulo blu, infatti, può contenere informazioni sensibili, come i dati sanitari di eventuali feriti. La paura è che questi dati possano essere utilizzati per scopi diversi da quelli previsti, ad esempio per attività di marketing.
La Cassazione, con la sentenza n.15431/2024, ha confermato che il modulo Cai, sottoscritto da entrambi i conducenti, determina una presunzione che il sinistro si sia svolto con le modalità indicate nel modulo, salvo prova contraria da parte dell’impresa di assicurazione. Questo rende ancora più importante la precisione nella compilazione del modulo, che potrebbe essere compromessa in un dispositivo di piccole dimensioni come uno smartphone.
Il Futuro del Modulo Blu
La proposta di sostituire il modulo blu cartaceo con un’app è ancora in fase di discussione. L’Ivass sta valutando le osservazioni e le perplessità sollevate da consumatori, periti e agenti assicurativi. La decisione finale dipenderà da un attento bilanciamento tra le esigenze di innovazione e la necessità di garantire la sicurezza, la privacy e la facilità d’uso per tutti gli utenti.
L’obiettivo è quello di semplificare e velocizzare la gestione dei sinistri, ma è fondamentale che il nuovo sistema sia affidabile, intuitivo e rispetti la privacy dei dati. Se non si troverà un equilibrio tra questi aspetti, il rischio è che il nuovo sistema digitale si riveli più un ostacolo che una soluzione per i consumatori.
La Digitalizzazione e le Sue Sfide
La digitalizzazione del processo di denuncia di sinistro rappresenta un’opportunità per rendere più efficiente e rapida la gestione degli incidenti. Tuttavia, è fondamentale che l’innovazione tecnologica sia accompagnata da un’attenta valutazione delle implicazioni per gli utenti. La semplicità d’uso, la tutela della privacy e la sicurezza dei dati devono essere garantite per evitare che la digitalizzazione si traduca in un’esperienza frustrante e complessa per i consumatori.