Un nuovo corso per lo sviluppo tunisino
Il presidente tunisino Kais Saied ha lanciato un appello per una “rottura definitiva con il passato” nel documento sulle principali direzioni di sviluppo del Paese. In un incontro con il primo ministro Kamel Madouri, Saied ha criticato aspramente le politiche economiche del passato, accusandole di aver perpetuato disuguaglianze e di non aver mai realmente perseguito un modello di sviluppo efficace. “Per decenni, molti hanno discusso di un modello di sviluppo ma non sono riusciti a realizzarlo, non perché non potessero, ma perché non lo volevano davvero”, ha affermato Saied. “Invece, hanno cercato di perpetuare politiche che hanno ampliato le disuguaglianze economiche e sociali.”
La necessità di nuove idee e azioni concrete
Il presidente tunisino, in cerca di un secondo mandato alle prossime elezioni del 6 ottobre, ha sottolineato l’urgenza di adottare nuove idee e pensieri per sostituire gli slogan e i concetti obsoleti che hanno perso la loro rilevanza. Saied ha evidenziato come in passato siano stati stanziati miliardi di dinari per progetti che non sono mai partiti o sono stati abbandonati poco dopo il loro lancio. “Sono stati stanziati miliardi, ma molti progetti non sono mai partiti o sono stati abbandonati poco dopo il loro lancio”, ha affermato. Per questo, sabato scorso, si è tenuto un vertice ristretto dell’esecutivo per esaminare una proposta di decreto per adottare procedure speciali per l’implementazione di importanti progetti pubblici di importanza strategica.
Il ruolo degli appalti pubblici e la ripresa economica
Il primo ministro Madouri ha ribadito che la riunione è stata convocata in linea con le direttive del presidente Saied per rivedere tutti i testi legali e le procedure che ostacolano la realizzazione di progetti pubblici e privati. Madouri ha sottolineato che gli appalti pubblici fungono da motore strategico per lo sviluppo economico e sociale, e che la rapida messa in opera di progetti pubblici è fondamentale per stimolare la ripresa economica del Paese. “La rapida messa in opera di progetti pubblici, oltre a facilitare gli investimenti privati, è fondamentale per stimolare la ripresa economica del Paese”, ha affermato Madouri.
Le sfide di un cambiamento radicale
L’ambizioso programma di Saied per un cambio di rotta radicale nello sviluppo tunisino si presenta con sfide importanti. La Tunisia si trova ad affrontare una serie di problemi economici e sociali, tra cui l’elevato debito pubblico, la disoccupazione, la povertà e la corruzione. Realizzare un cambiamento così profondo richiederà una forte leadership, un’ampia collaborazione tra le diverse forze politiche e sociali, e un’attenta pianificazione e implementazione delle politiche economiche. Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità di Saied di convincere le diverse fazioni politiche e sociali a lavorare insieme per un obiettivo comune e di garantire la trasparenza e l’efficacia delle nuove procedure per l’implementazione dei progetti strategici.