L’Iran non si sente vincolato dal Patto per il Futuro
La Missione permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite ha espresso la sua posizione sul Patto per il Futuro, un documento approvato dal Summit del Futuro dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Teheran ha dichiarato che non si sente vincolata da questo documento, definendolo “non vincolante e volontario”.
Secondo la dichiarazione della missione iraniana, riportata dalla Tv di stato, Teheran non si impegnerà in alcun modo in elementi del documento che in qualsiasi modo contraddicano le priorità, le leggi, i regolamenti e le politiche del Paese, nonché i principi e le istruzioni islamiche, le dottrine, le norme culturali e religiose.
Il Patto per il Futuro: un documento ambizioso per la governance globale
Il Patto per il Futuro, approvato domenica dal Summit del Futuro, mira a collegare i Paesi nell’affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, l’intelligenza artificiale, l’escalation dei conflitti, la pace e la sicurezza internazionali, l’aumento delle disuguaglianze e della povertà.
Il documento rappresenta un tentativo ambizioso di riformare la governance globale, cercando di creare un sistema più inclusivo e collaborativo per affrontare le sfide del XXI secolo.
Un’ulteriore sfida per la governance globale
La posizione dell’Iran solleva un’ulteriore sfida per la governance globale, evidenziando le difficoltà nel raggiungere un consenso su questioni di fondamentale importanza. Il Patto per il Futuro, pur essendo un documento importante, potrebbe non essere efficace se non viene sottoscritto da tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite. La sua attuazione dipenderà in gran parte dalla volontà politica dei singoli Stati, e la posizione dell’Iran dimostra che non tutti sono disposti a cedere su alcuni punti chiave.