L’Italia chiede un riesame anticipato del divieto di auto a benzina e diesel
Il ministro italiano dell’Industria, Adolfo Urso, ha presentato una proposta per anticipare al 2025 la revisione del regolamento Ue che prevede il divieto di vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. La proposta mira a rivalutare l’efficacia e l’impatto della normativa, tenendo conto delle preoccupazioni dell’industria automobilistica italiana e non solo. Il ministro ha sottolineato l’importanza di ascoltare le istanze del settore e di non adottare un “approccio autodistruttivo” come quello definito dalla premier Giorgia Meloni. La proposta prevede anche l’istituzione di un Fondo Ue per compensare i maggiori costi sostenuti dai produttori durante la transizione verso l’elettrico.
Un percorso in salita nell’Ue
La proposta italiana incontra un percorso in salita nell’Ue. La normativa europea, varata dopo una lunga trattativa nel 2022, prevedeva un riesame nel 2026. L’anticipazione del riesame, che potrebbe portare a una modifica del regolamento, è vista con scetticismo da molti paesi. La Germania, che aveva ottenuto un’eccezione per gli e-fuels durante la trattativa, sta attraversando una pesante crisi nel settore automobilistico a causa del mancato boom dell’elettrico. La posizione francese non è scontata. Anche il presidente dei Popolari europei, Manfred Weber, ha espresso la necessità di un ripensamento sull’addio al motore a benzina. La presidenza ungherese dell’Ue ha espresso preoccupazione per l’impatto delle politiche climatiche Ue sull’indipendenza dell’industria automobilistica.
Il futuro del divieto è incerto
Il futuro del divieto di auto a benzina e diesel nel 2035 è incerto. Il comparto automobilistico italiano e non solo guarda con preoccupazione ai target sulle emissioni che entreranno in vigore dal prossimo anno, con il rischio di sanzioni per miliardi di euro. L’Italia cercherà di portare avanti la sua proposta in un incontro informale a Bruxelles il 25 settembre e al Consiglio Competitività il 26 settembre. Il ministro Urso ha già in programma diversi colloqui con i colleghi europei per discutere la questione. L’esito della proposta italiana dipenderà dalla posizione degli altri Stati membri e dal peso politico che l’Italia riuscirà a esercitare.
Un equilibrio tra sostenibilità e industria
La proposta italiana solleva un dibattito importante sull’equilibrio tra la necessità di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale e il mantenimento della competitività dell’industria automobilistica. È fondamentale trovare un percorso che consenta di ridurre le emissioni inquinanti senza penalizzare eccessivamente il settore industriale. La ricerca di soluzioni innovative, come l’utilizzo di e-fuels o la promozione di tecnologie ibride, potrebbe essere una strada da esplorare per raggiungere un equilibrio tra le diverse esigenze.