Acceleranti confermati, indagini in corso
Il pastore belga specializzato nella ricerca di acceleranti di fiamma, impiegato stamane durante il sopralluogo nello showroom cinese di Milano, ha confermato la presenza di sostanze infiammabili. L’incendio, che si è verificato giovedì scorso, ha causato la tragica morte di tre giovani: Dong Yindan di 18 anni, la sorella Liu Yinjie di 17 anni e il ventiquattrenne Pan An.
Il cane, arrivato dal comando dei vigili del fuoco di Palermo, ha rilevato tracce chiare di acceleranti al pian terreno, vicino all’ingresso dell’edificio in via Cantoni, zona Certosa. In quel punto, gli investigatori hanno prelevato il materiale che verrà analizzato per individuare la sostanza esatta.
Ipotesi di un atto doloso
La Procura, che sta indagando per strage, ipotizza che l’accelerante sia stato piazzato nei pressi dell’entrata dello showroom alcune ore prima dell’incendio. Le indagini si concentrano ora sull’individuazione dell’autore del gesto. Gli esami delle immagini, anche dei giorni precedenti, delle telecamere di sorveglianza sequestrate sono in corso.
Considerazioni
La conferma della presenza di acceleranti nell’incendio dello showroom di Milano rappresenta un’ulteriore conferma della natura dolosa del rogo. L’ipotesi di un atto premeditato, con il posizionamento di sostanze infiammabili nei pressi dell’ingresso, rende il caso ancora più grave e richiede un’indagine approfondita per individuare il responsabile e le motivazioni del gesto. La tragedia che ha colpito i tre giovani rappresenta un monito sulla necessità di garantire la sicurezza in luoghi pubblici e di contrastare con fermezza ogni forma di violenza.