Pedaggi in aumento, ma ‘i più bassi d’Europa’
L’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, ha confermato un imminente aumento dei pedaggi autostradali, pur sottolineando che l’incremento sarà moderato rispetto alle necessità del Paese. Tomasi ha precisato che negli ultimi cinque anni, l’incremento medio annuo è stato dello 0,85%, mentre l’inflazione ha superato le due cifre. Nonostante l’aumento, Tomasi ha ribadito che i pedaggi del sistema autostradale italiano sono i più bassi d’Europa.
Ha inoltre evidenziato che le infrastrutture autostradali sono state realizzate senza ricorrere alla fiscalità generale, evitando di gravare sul debito pubblico.
“Sono modelli economici che oggi funzionano”, ha affermato Tomasi, sottolineando la sostenibilità del sistema autostradale italiano.
Nuovi cantieri in arrivo
Oltre all’annuncio sull’aumento dei pedaggi, Tomasi ha annunciato l’apertura imminente di nuovi cantieri. Tra questi, spicca l’ampliamento dell’autostrada A1 Milano-Lodi, che sarà avviato nelle prossime settimane.
Tomasi ha inoltre espresso l’auspicio di poter aprire tutti gli altri cantieri previsti nei prossimi mesi, in stretta collaborazione con il ministro Salvini.
L’annuncio è stato fatto a margine della celebrazione del centenario dell’inaugurazione dell’autostrada Milano-Varese, un evento che ha rappresentato un momento importante per ricordare l’evoluzione del sistema autostradale italiano.
Un futuro sostenibile per le infrastrutture
L’annuncio di nuovi cantieri e l’aumento dei pedaggi pongono in evidenza la necessità di un costante investimento in infrastrutture, al fine di garantire un sistema autostradale moderno ed efficiente.
L’attenzione al bilancio pubblico e la scelta di non gravare sul debito pubblico sono aspetti positivi che dimostrano la responsabilità del sistema autostradale italiano.
Tuttavia, è importante che l’aumento dei pedaggi sia commisurato alle reali necessità del sistema e che gli investimenti siano indirizzati verso soluzioni sostenibili, come l’utilizzo di energie rinnovabili e la riduzione dell’impatto ambientale delle infrastrutture.