Un carico di armi sequestrato in Bolivia
Un importante carico di armi non dichiarate è stato sequestrato all’aeroporto Viru Viru di Santa Cruz in Bolivia. Il ministro dell’Interno, Eduardo del Castillo, ha confermato il sequestro di circa 200 unità, tra cui 100 fucili d’assalto Ak-47 di fabbricazione russa e diverse armi automatiche Akdas di fabbricazione turca.
Le autorità sono ancora al lavoro per scoprire la destinazione delle armi e il loro scopo. La pm Delmy Guzman, a capo dell’inchiesta, ha rivelato che anche la documentazione del carico è stata sequestrata e sarà sottoposta a perizia per chiarire l’origine e il destino delle armi.
Tensione politica in aumento
Il ritrovamento delle armi avviene in un contesto di crescente tensione politica in Bolivia. I sostenitori di Evo Morales, ex presidente del Paese, stanno marciando su La Paz per chiedere le dimissioni del presidente Luis Arce, accusato di essere il responsabile dell’attuale crisi economica e di aver tradito i principi del Movimento per il socialismo (Mas).
Il governo accusa Morales di voler portare avanti un colpo di stato per destituire Arce, suo ex delfino. La marcia dei sostenitori di Morales è giunta a Calamarca, a circa 40 km da La Paz, e il suo ingresso nella capitale è previsto per domani, nonostante gli avvertimenti del governo.
Un’ombra di sospetto
Il ritrovamento di un carico di armi così importante in un momento di forte tensione politica solleva inevitabilmente dei sospetti. È difficile non pensare che questo evento possa essere collegato alle proteste in corso e alle accuse di un possibile colpo di stato. Sarà fondamentale che le indagini siano condotte in modo trasparente e imparziale per fare chiarezza sulla provenienza delle armi e sulle loro intenzioni.