L’omicidio del generale Dalla Chiesa e il sospetto su un politico
Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato a Palermo nel 1982, ha ribadito la sua convinzione che l’uccisione del padre sia stata un omicidio politico. Durante la trasmissione tv ‘Tango’, ha dichiarato: “Ho sempre pensato che sia stato un omicidio politico”.
Richiamata da una domanda della conduttrice sulla sua recente affermazione sui social, a fine agosto, che il padre “fu ucciso per fare un favore a qualcuno”, Rita Dalla Chiesa, ora deputata di FI, ha risposto: “Era un politico” e “potrebbe anche essere passato il tempo per dirlo, ma c’è una famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Era comunque una persona che quando mio padre è andato a Palermo gli aveva detto ‘Stia attento a non mettersi contro la mia corrente perché chi lo ha fatto è sempre tornato praticamente in una bara’”.
Pur non pronunciando mai il nome di questo politico, il riferimento è stato considerato “inequivocabile” anche dalla conduttrice visto che la frase riferita da Rita Dalla Chiesa che questo “politico” aveva detto a suo padre sarebbe sempre stata attribuita ad Andreotti.
Il contesto storico e le possibili implicazioni
La dichiarazione di Rita Dalla Chiesa riporta alla luce un capitolo oscuro della storia italiana, quello della lotta contro la mafia in cui il generale Dalla Chiesa si trovò a combattere in prima linea. L’omicidio del generale, avvenuto insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente della scorta Domenico Russo, fu un evento che scosse l’opinione pubblica e aprì un dibattito sulla reale portata dell’influenza della mafia in Italia.
La frase attribuita ad Andreotti, “Stia attento a non mettersi contro la mia corrente perché chi lo ha fatto è sempre tornato praticamente in una bara”, è stata interpretata come una minaccia esplicita al generale Dalla Chiesa, un avvertimento che suggerisce un legame tra il mondo politico e la criminalità organizzata.
Sebbene non ci siano prove definitive a sostegno di questa tesi, la dichiarazione di Rita Dalla Chiesa riaccende il dibattito sulla possibile complicità di alcuni esponenti politici con la mafia, un tema che ha sempre diviso l’opinione pubblica e che continua ad essere oggetto di indagini e discussioni.
Considerazioni personali
Le parole di Rita Dalla Chiesa sono un monito a non dimenticare le ombre del passato e a continuare a indagare sulle verità nascoste. La lotta contro la mafia è un percorso lungo e complesso, che richiede la collaborazione di tutte le istituzioni e di ogni cittadino. È importante non dimenticare le vittime e i loro sacrifici, e continuare a combattere per un futuro libero dalla criminalità organizzata.