Natale anticipato per distogliere l’attenzione dalla crisi
Il governo venezuelano guidato da Nicolas Maduro ha deciso di anticipare l’inizio del Natale di due mesi, portandolo al primo ottobre. La motivazione ufficiale è quella di dare un po’ di respiro alla popolazione in un periodo difficile, ma in realtà la mossa sembra essere un tentativo di distogliere l’attenzione dalla grave crisi politica e istituzionale che sta attraversando il paese. Le presidenziali di luglio, che hanno visto la riconferma di Maduro, sono state contestate dall’opposizione e da parte della comunità internazionale, che le ha definite illegittime e fraudolente.
Il timore di attentati e la raccomandazione di evitare regali elettronici
La decisione di anticipare il Natale potrebbe però rivelarsi un boomerang. Maduro, infatti, teme che la sua iniziativa possa attirare l’attenzione di gruppi terroristici, e ha espresso la sua preoccupazione per la possibilità di attentati sullo stile di quelli portati avanti dal Mossad israeliano in Libano. In un comizio trasmesso a reti unificate, il leader bolivariano ha avvertito i suoi cittadini di non accettare regali elettronici, in particolare cellulari, raccomandando di prestare attenzione a qualsiasi dispositivo che potrebbe nascondere un pericolo. “Non ricevete regali elettronici, attenzione ai cellulari, occhio tutti quanti!” ha esortato il leader.
Il ‘Natale chavista’ e l’enfasi sull’artigianato locale
Il governo venezuelano ha già preso provvedimenti per garantire la sicurezza durante il ‘Natale chavista’. In tutti i ministeri è stato decretato che si privilegi l’acquisto di oggetti di artigianato e giocattoli fabbricati in Venezuela, in un chiaro tentativo di sostenere l’economia locale e di promuovere la produzione nazionale. Resta da vedere se questa iniziativa riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi e se il Natale anticipato riuscirà a placare la crescente insoddisfazione della popolazione.
Un’iniziativa discutibile
La decisione di anticipare il Natale in Venezuela è un’iniziativa discutibile. Da un lato, è comprensibile la volontà del governo di cercare di dare un po’ di respiro alla popolazione in un periodo difficile. Dall’altro lato, la mossa sembra essere un tentativo di distogliere l’attenzione dalla crisi politica e istituzionale che sta attraversando il paese. Inoltre, il timore di attentati espresso da Maduro sembra eccessivo e potrebbe contribuire a creare un clima di paura e di sospetto.