Una Nuova Interpretazione del Messiah
Damiano Michieletto, regista italiano di fama internazionale, presenta una nuova messa in scena del Messiah di George Friedrich Haendel, un capolavoro barocco del 1741. Lo spettacolo, in programma dal 21 settembre 2024 nei nuovi spazi della Komische Oper di Berlino, al Tempelhof Airport, Hangar 4, si propone di esplorare l’oratorio da una prospettiva contemporanea, concentrandosi sui temi universali della spiritualità, della sofferenza e della sacralità della vita.
Michieletto, noto per la sua capacità di reinterpretare classici operistici con una visione moderna e coinvolgente, ha già collaborato con la Komische Oper in passato, dirigendo la Cendrillon di Massenet nel 2016 e l’Orfeo ed Euridice di Gluck nel 2022. Il regista ha anche curato l’edizione italiana degli scritti di Walter Felsenstein, fondatore della Komische Oper, pubblicati dal Saggiatore.
Il Messiah, un oratorio che celebra la vita, la morte e la redenzione, viene presentato in un contesto insolito: l’Hangar 4 del Tempelhof Airport. Questo spazio, un tempo sede di un importante aeroporto, è stato trasformato in un centro culturale e artistico, ospitando diverse produzioni teatrali e musicali. La scelta di questo luogo non è casuale: il Tempelhof Airport, con la sua storia e la sua architettura imponente, offre un’atmosfera suggestiva che si sposa perfettamente con la tematica spirituale del Messiah.
“Il Messiah non ha una dimensione drammatica vera e propria”, afferma Michieletto. “Per portarlo sulla scena e dargli una misura teatrale abbiamo creato un percorso che si muove parallelamente ai temi presenti nell’oratorio, e che hanno valenze religiose. La sacralità della vita, ad esempio, e come questa viene intesa oggi. Cosa succede quando si incontra la morte. Quando arriva inaspettata. E come reagisce l’uomo di fronte a questo evento.”
Un Viaggio Emozionante
Michieletto ha introdotto una nuova figura centrale nella narrazione del Messiah: una protagonista femminile che intraprende un viaggio spirituale e fisico, accompagnata da una famiglia composta dal padre, dalla madre, dal marito e da un medico. I quattro solisti, che interpretano i ruoli di questa famiglia, accompagnano la protagonista verso la fine del suo percorso, affrontando temi cruciali come il fine vita e la morte dignitosa.
“Lo spettacolo diventa allora un viaggio che si muove parallelamente a quello di una protagonista, che ho aggiunto ai quattro solisti previsti, che è seguita nel suo cammino dal padre, dalla madre, dal marito e da un medico. I quattro cantanti diventano una famiglia che accompagna questa donna verso la fine del suo percorso. Cerchiamo quindi di aprire il Messiah verso una dimensione universale, ma soprattutto verso temi sui quali oggi si discute molto come il fine vita e la morte dignitosa.”
Un Cast di Stelle
Sul palco, la protagonista sarà interpretata da Eva Loeser, che reciterà in tutte le repliche in programma. Due cast vocali si alterneranno nelle date previste: Penny Sofroniadou, Rachael Wilson, Julien Behr e Philipp Meierhöfer si esibiranno nelle date del 21, 24, 27, 29 settembre, 3 e 5 ottobre; mentre Julia Grüter, Katarina Bradić, Rupert Charlesworth e Tijl Faveyts saranno in scena il 22, 25, 28 settembre, 2, 4, 6 ottobre.
La direzione musicale è affidata a George Petrou, che guiderà l’Orchestra e il Coro, preparato dal maestro David Cavelius. La regia di Michieletto è completata da Paolo Fantin per le scene, Klaus Bruns per i costumi, Alessandro Carletti per le luci e Thomas Wilhelm per le coreografie. La drammaturgia è curata da Mattia Palma e Daniel Andrés Eberhard.
Un’Interpretazione Profonda e Attuale
La nuova messa in scena del Messiah di Damiano Michieletto si presenta come un’interpretazione profonda e attuale di un’opera classica. L’introduzione di una protagonista femminile e l’enfasi sui temi del fine vita e della morte dignitosa conferiscono al Messiah una nuova dimensione, rendendolo un’opera che parla direttamente al pubblico contemporaneo. La scelta di un luogo come il Tempelhof Airport, ricco di storia e di fascino, contribuisce a creare un’atmosfera suggestiva e a sottolineare la dimensione universale dei temi trattati.