Il bilancio delle vittime
Hezbollah ha confermato che il raid israeliano alla periferia meridionale di Beirut ha causato la morte di due comandanti militari e 14 combattenti. Tra le vittime, il capo dell’unità d’elite Radwan, Ibrahim Aqil, e un altro alto comandante della stessa forza speciale, Ahmed Wahbi. Al Jazeera ha riportato la notizia, citando il Partito di Dio. Secondo Haaretz, tra le vittime ci sarebbero anche altri due responsabili delle forze Radwan, Abu Yasser Attar e Al-Hajj Nineveh.
L’attacco israeliano
L’attacco israeliano è avvenuto nella periferia meridionale di Beirut. Non è ancora chiaro il contesto dell’attacco e se ci siano state vittime civili. Il raid è avvenuto in un momento di alta tensione tra Israele e Hezbollah, con una serie di scambi di fuoco e incidenti lungo la frontiera tra Israele e Libano.
Le implicazioni del raid
Questo raid è un’escalation significativa nella tensione tra Israele e Hezbollah. La morte di due comandanti militari e di 14 combattenti è un duro colpo per Hezbollah, che potrebbe reagire in modo aggressivo. La situazione nella regione è delicata e questo raid potrebbe innescare una nuova ondata di violenza. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni per de-escalate la situazione e prevenire un conflitto su vasta scala.