Accuse pesanti e minacce contro Harris e i rifugiati di Gaza
In un discorso all’Israeli American Council, Donald Trump ha lanciato accuse pesanti contro Kamala Harris, affermando che con la sua elezione “Israele sarà annientata”. Trump ha anche minacciato di “sradicare” Israele se non verrà rieletto, sostenendo che il Paese “più di qualsiasi altro” deve “battere Israele”.
L’ex presidente ha poi annunciato che, se verrà rieletto, ripristinerà e amplierà il suo ‘travel ban’, vietando il reinsediamento dei rifugiati dalle zone infestate dal terrorismo come Gaza e sigillando il confine.
“Vieterò il reinsediamento dei rifugiati dalle zone infestate dal terrorismo come Gaza, sigillerò il confine e ripristinerò il travel ban”, ha detto Trump.
Critiche al voto ebraico e accuse sull’Iran
Trump ha anche criticato il voto ebraico, affermando che “gli ebrei che votano Harris dovrebbero farsi vedere” e che non è stato “trattato bene dagli elettori ebrei”. Ha sostenuto di essere stato “il miglior presidente possibile per Israele”, il “miglior amico che Israele abbia mai avuto”, ma di aver ottenuto solo il 24% dei voti ebrei nel 2016 e il 29% nel 2020.
Inoltre, Trump ha affermato che con l’elezione di Harris, l’Iran otterrà rapidamente armi nucleari in grado di uccidere molte persone.
“Se Harris sarà eletta, l’Iran otterrà rapidamente armi nucleare in grado di uccidere molte persone”, ha aggiunto Trump.
La promessa di combattere l’antisemitismo
Trump ha concluso il suo discorso promettendo di “respingere l’antisemitismo che dilaga”, affermando che “tutto questo inizia con il respingere Kamala Harris”.
Un discorso controverso e pieno di accuse
Il discorso di Trump è stato accolto con critiche da parte di molti, che lo hanno accusato di demagogia e di usare un linguaggio divisivo. Le sue affermazioni sull’annientamento di Israele e sulla minaccia nucleare dell’Iran sono state considerate infondate e allarmistiche.
Un discorso divisivo e allarmistico
Le parole di Trump sono state un’ulteriore dimostrazione del suo stile politico, caratterizzato da un linguaggio divisivo e da accuse infondate. Le sue affermazioni sull’annientamento di Israele e sulla minaccia nucleare dell’Iran sono state considerate allarmistiche e non supportate da prove concrete. Inoltre, le sue critiche al voto ebraico e le sue promesse di ripristinare e ampliare il ‘travel ban’ sono state interpretate da molti come un tentativo di attizzare il razzismo e la xenofobia.