Integrazione Probatoria per il Ponte Morandi
Il processo per il crollo del ponte Morandi, che ha causato la morte di 43 persone il 14 agosto 2018, ha visto una nuova richiesta di integrazione probatoria da parte della procura di Genova. I pubblici ministeri Walter Cotugno e Marco Airoldi hanno chiesto al collegio di poter approfondire, tramite i periti, le cause della corrosione dei cavi del ponte.
In particolare, i pm intendono chiarire se l’acqua che ha corroso i cavi sia arrivata dall’esterno o se si trattasse di umidità rimasta intrappolata sin dalla costruzione. Si vuole anche calcolare la quantità di acqua e ossigeno necessaria per avviare la corrosione dall’interno e se questi elementi possano essere filtrati dall’esterno attraverso fessurazioni nel calcestruzzo.
Richieste degli Avvocati
Anche gli avvocati coinvolti nel processo hanno presentato richieste di integrazione probatoria. In particolare, si chiede una riverifica dello stato globale dell’acciaio dello strallo della pila 9, che si è spezzato durante il crollo, e misurazioni quantitative sulla condizione dei cavi.
Decisione dei Giudici
I giudici dovranno ora valutare le richieste di integrazione probatoria presentate da entrambe le parti. La decisione verrà presa il prossimo 1° ottobre.
Il Crollo del Ponte Morandi
Il crollo del ponte Morandi è stato uno degli eventi più tragici della storia recente italiana. Oltre alle 43 vittime, il crollo ha causato danni ingenti alla città di Genova e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle infrastrutture italiane.
Il processo in corso si prefigge di accertare le responsabilità del crollo e di fare luce sulle cause che hanno portato alla tragedia. L’integrazione probatoria richiesta potrebbe fornire elementi cruciali per comprendere meglio i meccanismi che hanno portato al cedimento del ponte.
La Ricerca della Verità
La richiesta di integrazione probatoria è un segnale positivo, che dimostra la volontà di approfondire le cause del crollo del ponte Morandi e di garantire un processo equo e completo. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che si arrivi a una verità definitiva su quanto accaduto. La memoria delle vittime e la sicurezza delle infrastrutture italiane lo richiedono.