L’arresto di ‘El Piyi’
Le forze armate e la Guardia nazionale messicana hanno arrestato Mario Alexander Gámez Cuevas, noto come ‘El Piyi’, presunto leader dei sicari della fazione del cartello di Sinaloa conosciuta come ‘Los Chapitos’. Gámez è considerato uno dei principali generatori di violenza tra i narcotrafficanti della regione nordoccidentale del Messico e si ritiene sia vicino ad Archivaldo Guzmán, figlio di Joaquín ‘el Chapo’ Guzmán.
Contesto di violenza
L’arresto di ‘El Piyi’ avviene in un contesto di intensa violenza in Sinaloa. Nelle ultime due settimane, la regione ha registrato oltre 40 omicidi. La violenza è stata innescata dalla recente cattura di Ismael ‘el Mayo’ Zambada, cofondatore del cartello di Sinaloa, e di uno dei figli di ‘El Chapo’, Joaquín Guzmán López. Questi arresti hanno scatenato una rivalità tra bande antagoniste per il controllo del territorio.
L’impatto dell’arresto
L’arresto di ‘El Piyi’ potrebbe avere un impatto significativo sulla situazione di violenza in Sinaloa. La sua rimozione dalla scena potrebbe contribuire a ridurre le tensioni tra le fazioni rivali del cartello. Tuttavia, è importante ricordare che il cartello di Sinaloa è un’organizzazione complessa e la sua struttura gerarchica è in continua evoluzione. Pertanto, è difficile prevedere con certezza le conseguenze a lungo termine di questo arresto.