Lo scontro in Ue: M5s contro il Pd sulla guerra in Ucraina
Il Movimento 5 Stelle (M5s) ha lanciato una critica serrata al Partito Democratico (Pd) per la posizione assunta in sede di voto al Parlamento Europeo sulla guerra in Ucraina. Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha contestato gli europarlamentari italiani favorevoli all’utilizzo delle armi occidentali in territorio russo, tra cui alcuni dem “ribelli” che hanno disatteso la linea del partito. La vicepresidente del M5s, Chiara Appendino, ha poi esplicitamente accusato il Pd di aver votato a favore della risoluzione che ribadisce il sostegno militare dell’Ue a Kiev, affermando: “C’è chi dice, e mi riferisco ovviamente alla segretaria Elly Schlein, che bisogna essere testardamente unitari, io le dico che noi siamo testardamente pacifisti. Non per una questione elettorale ma per una questione di buon senso”.
Il M5s ha ribadito la propria posizione pacifista anche annunciando la partecipazione alla marcia della pace di Assisi, dove Conte sarà presente di persona: “Facciamoci sentire, alziamo la testa – ha scritto – Fermiamo insieme questa deriva bellicista”. Anche Alleanza Verdi Sinistra, con Nicola Fratoianni, parteciperà all’evento, criticando l’aumento delle spese militari e chiedendo risposte alle diseguaglianze e alla povertà.
Il Pd, con una delegazione guidata dalla coordinatrice della segreteria Marta Bonafoni, sarà presente alla marcia, ma l’eco del voto a Bruxelles sarà nell’aria. Conte ha accusato il Parlamento Europeo di “aprire la strada all’utilizzo delle armi occidentali nel territorio russo” e di “voler portarci in guerra con la Russia”, definendo la situazione come “un passo dal baratro”.
Non solo il M5s ha votato contro la risoluzione, anche le altre delegazioni italiane, sia di centrodestra sia di centrosinistra, hanno espresso dissenso, seppur con qualche defezione nel Pd e in Forza Italia. Tuttavia, il testo è stato comunque approvato.
Il voto finale per ribadire il sostegno militare a Kiev ha visto il Pd schierarsi a favore, insieme a Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre Lega, M5s e Avs hanno votato contro. Appendino ha commentato: “Abbiamo visto il Pd votare di nuovo per la guerra – ha commentato la vicepresidente 5s Appendino – Io penso che abbia perso un’occasione per dare un segnale importante per la pace”.
All’interno del Pd, l’area riformista si è smarcata dalla linea ufficiale del partito sull’uso in territorio russo delle armi fornite dall’occidente all’Ucraina, votando a favore della risoluzione. Il senatore riformista Filippo Sensi ha replicato alle critiche del M5s, definendo “senza vergogna” gli emendamenti presentati dal movimento, che prevedevano il no alle armi e al supporto militare a Kiev, e la condanna del neonazismo nelle forze armate ucraine.
La posizione del M5s: pacifismo e non filorussia
Conte ha precisato che la posizione del M5s non è filo-russa, ma pacifista: “Noi non siamo filorussi, siamo amici della Russia ma non filoputiniani, che nessuno abbia a fraintendere la nostra battaglia per la pace, non significa che non abbiamo condannato un’aggressione da condannare in violazione di qualsiasi principio del diritto internazionale. Combattiamo questa strategia delle armi a oltranza e dell’escalation militare, ma che nessuno abbia a fraintendere”.
Il M5s si presenta quindi come un partito che si batte per la pace, non schierandosi con una fazione o l’altra, ma condannando l’aggressione russa e opponendosi all’escalation militare. La loro posizione si basa su un principio di pacifismo e di opposizione all’uso delle armi, indipendentemente dalle alleanze politiche.
Il dibattito sulla pace e la guerra in Europa
La posizione del M5s sulla guerra in Ucraina solleva un dibattito importante sulla pace e sulla guerra in Europa. Il pacifismo è un valore fondamentale, ma la difesa dei valori democratici e la lotta contro l’aggressione richiedono anche la possibilità di rispondere con la forza. Trovare un equilibrio tra questi due principi è una sfida complessa, che richiede un’attenta analisi della situazione e un confronto aperto e democratico tra le diverse posizioni.