Un Festival dedicato al Tempo
Il Festival della Tuscia, ideato da Vittorio Sgarbi, assessore alla Bellezza del comune di Viterbo, si appresta a vivere la sua terza edizione con un programma ricco e variegato, che si snoda tra musica, arte e letteratura. L’edizione di quest’anno, dal 21 settembre al 6 ottobre, si caratterizza per un filo conduttore che lega tutti gli appuntamenti: il tempo. “Il tempo è il filo conduttore di tutti i concerti che lega repertori e artisti di questa terza edizione”, ha spiegato Massimo Spada, il direttore artistico. Il festival si propone di esplorare il tema del tempo nella musica e nell’arte, offrendo un’esperienza culturale unica e coinvolgente. “Il Festival della Tuscia unisce passione e ragione, ci consente di sentire e di vedere, ci fa intendere cosa significhi essere virtuosi e ci rende orgogliosi di una terra miracolosamente sconosciuta”, ha detto Sgarbi.
Un programma ricco di stelle e nuovi talenti
Il Festival della Tuscia vanta un programma ricco di grandi nomi e nuovi talenti. Tra gli ospiti più attesi spiccano i Tallis Scholars, diretti dal loro fondatore Peter Phillips, che si esibiranno nella Basilica di S. Maria della Quercia con un programma di musica sacra che include il Miserere di Gregorio Allegri e la Messa a quattro voci da cappella di Monteverdi. La stella mondiale del pianoforte Beatrice Rana sarà protagonista di un concerto nell’antico Teatro dell’Unione di Viterbo, con brani di Mendelssohn, Brahms e Ravel. Altri nomi di spicco sono Alexander Malofeev, Filippo Gorini, Ettore Pagano e Lucia Horsch, che si alterneranno sul palco con altri artisti di fama internazionale. Il festival offre inoltre un’opportunità per scoprire nuovi talenti, come il violoncellista Ettore Pagano, la violinista Giulia Rimonda e il pianista Massimo Spada, che si esibiranno in un concerto a Viterbo.
Un viaggio attraverso la Tuscia
Il Festival della Tuscia non si limita a Viterbo, ma si estende in altri cinque comuni della provincia: Bolsena, Caprarola, Vignanello, Vallerano e Ischia di Castro. Ogni location ospiterà eventi unici, che offriranno un’esperienza culturale completa. La Rocca Monaldeschi di Bolsena ospiterà il Quartetto Klem, mentre Palazzo Ruspoli a Vignanello sarà la sede del concerto del pianista Alexander Malofeev. Palazzo Farnese di Caprarola ospiterà il pianista Filippo Gorini in trio con Andrea Cicalese (violino) e Maria Elisa Aricò (corno). Il Teatro dell’Unione di Viterbo sarà la location per il concerto di Beatrice Rana e per l’incontro con Serena Dandini, che parlerà del suo libro “La vendetta delle muse”. La Rocca Farnese di Ischia di Castro ospiterà il duo composto da Erica Piccotti (violoncello) e Gian Marco Ciampa (chitarra classica).
Arte, Musica e Letteratura in un connubio unico
Il Festival della Tuscia non si limita a proporre concerti di musica classica, ma offre un’esperienza culturale completa che include arte e letteratura. Oltre ai concerti, il festival propone incontri con scrittori e critici d’arte, come Sandro Cappelletto e Vittorio Sgarbi. L’incontro con Sandro Cappelletto, musicologo e giornalista, si terrà a Viterbo, a Palazzo Brugiotti, e verterà sul tema del “tempo nella musica”. Vittorio Sgarbi, invece, terrà un incontro a Viterbo, raccontando “Gli invisibili” dell’arte. Il festival offre quindi un’opportunità unica per immergersi nella cultura e nell’arte della Tuscia, esplorando il tema del tempo in tutte le sue sfaccettature.
Un Festival per tutti
Il Festival della Tuscia si propone di essere un evento accessibile a tutti. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, ma con prenotazione. Questa scelta rende il festival un’occasione unica per scoprire la bellezza e la cultura della Tuscia, senza dover affrontare costi elevati. Il programma variegato, che include musica classica, arte e letteratura, offre un’esperienza culturale completa e coinvolgente, adatta a tutti i gusti e le età.