Tragedia a Regina Coeli: secondo suicidio in 12 ore
Un’altra vita spezzata tra le mura di un carcere italiano. Un cinquantenne italiano, arrestato il 25 agosto scorso per maltrattamenti in famiglia, è stato trovato impiccato nella sua cella del carcere romano di Regina Coeli. Il tragico ritrovamento è avvenuto verso le 6.45 del mattino.
Si tratta del secondo suicidio in 12 ore, dopo che un altro detenuto ha perso la vita nella stessa struttura penitenziaria. Il numero dei suicidi in carcere nel 2024 è ormai salito a 72, un dato allarmante che evidenzia la fragilità del sistema carcerario italiano.
L’allarme della UIlpa Polizia Penitenziaria
Il Segretario Generale della UIlpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha espresso profonda preoccupazione per la “strage senza fine” che sta colpendo il sistema carcerario italiano. “A queste morti, vanno aggiunti i 7 appartenenti alla Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita nel 2024”, ha dichiarato De Fazio. “Una strage senza fine e senza precedenti che certifica, ancora una volta, il fallimento più totale del sistema carcerario”.
La UIlpa Polizia Penitenziaria da tempo solleva il problema della carenza di personale, della mancanza di risorse e delle condizioni di lavoro precarie all’interno delle strutture carcerarie. L’organizzazione sindacale chiede un intervento urgente da parte del governo per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e garantire un supporto adeguato al personale di polizia penitenziaria.
Una tragedia che non può essere ignorata
La notizia del suicidio di un detenuto è sempre una tragedia, ma il ripetersi di questi eventi in modo così frequente è un segnale allarmante. Il sistema carcerario italiano è in grave difficoltà e necessita di un intervento urgente per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e garantire la loro sicurezza. La salute mentale dei detenuti deve essere una priorità, con un accesso adeguato ai servizi di assistenza psichiatrica e un supporto psicologico adeguato. È fondamentale anche investire nella formazione del personale di polizia penitenziaria, per fornire loro gli strumenti necessari per gestire situazioni di emergenza e per prevenire il suicidio.