Un viaggio nel tempo e nella spiritualità
La Cappella Portinari, un “scrigno nello scrigno” all’interno della Basilica di Sant’Eustorgio a Milano, si apre ad un’esperienza unica: la mostra “Omaggio alla Cappella Portinari-Rinaldo Invernizzi: Tra storia dell’arte e spiritualità”. Dal 18 settembre al 13 novembre, il visitatore è invitato a immergersi in un dialogo serrato tra passato e presente, tra spettri e permanenze, guidato dall’occhio e dalla tensione spirituale di un artista di oggi.
Rinaldo Invernizzi presenta un potente ciclo di dipinti ispirati ai motivi architettonici della Cappella Portinari e in particolare al ciclo di affreschi con le Storie di San Pietro Martire, realizzati dal genio di Vincenzo Foppa intorno al 1460. Sono i miracoli compiuti dal Santo ad avere ispirato questo omaggio colto e meditato di Invernizzi, il quale si rivolge all’iconografia e all’architettura del Rinascimento Lombardo, ma anche ai valori spirituali che esse veicolano.
Un dialogo tra passato e presente
La mostra rappresenta un’occasione per conoscere da vicino la Cappella Portinari e per riviverla alla luce di temi e problemi che l’arte sa rendere universali e che coinvolgono l’attualità (dall’inganno all’idolatria, dalla fede al martirio, dalla compassione alla cura).
Invernizzi, nel suo lavoro, ha ripreso fedelmente il disegno di Foppa per creare un chiaro riferimento al passato, ma ha cercato di aggiungere un aspetto di contemporaneità. Gli affreschi narrano le storie di San Pietro Martire, le cui spoglie riposano al centro della Cappella, nella fastosa Arca finemente scolpita nel marmo di Carrara da Giovanni di Balduccio da Pisa, spostata nella Cappella solo nel Settecento.
Un’esperienza immersiva
La mostra, a cura di Martina Mazzotta e Mara Hofmann, si avvale del Patrocinio della Fondazione Barovier&Toso. Un catalogo bilingue (italiano e inglese), a cura di Martina Mazzotta e Mara Hofmann, contiene un saggio storico di Roberto Longhi e viene pubblicato per l’occasione da 24 Ore Cultura.
L’esperienza è un viaggio nel tempo e nella spiritualità, un’immersione in un contesto rinascimentale che “si concede soltanto ai pochi felici”, come direbbe Stendhal, “che ne hanno subito il fascino”.
Un’occasione di riflessione
La mostra “Omaggio alla Cappella Portinari” offre un’occasione unica per riflettere sulla bellezza e la spiritualità del Rinascimento, attraverso l’occhio di un artista contemporaneo. L’incontro tra passato e presente, tra arte e fede, è un invito a interrogarsi sui valori universali che l’arte è in grado di trasmettere e sulla loro attualità nel mondo di oggi.