Ferrero: premio di produzione fino a 2.400 euro per i dipendenti italiani

Un premio di produzione fino a 2.400 euro per i dipendenti Ferrero

I dipendenti della Ferrero in Italia potranno ricevere un premio di produzione fino a 2.400 euro lordi, legato agli obiettivi per l’esercizio 2023/2024. Il premio, concordato tra l’azienda e i sindacati nazionali e territoriali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, le Rsu e le rappresentanze sindacali della rete commercial, verrà erogato con lo stipendio di ottobre a circa 6.000 lavoratori.
Il premio è diviso in due parti: il 30% è legato al risultato economico dell’azienda, mentre il restante 70% è legato al risultato gestionale di ogni stabilimento o area. Questo significa che l’importo del premio può variare in base alle performance specifiche di ogni sede.

La flessibilità del premio: servizi alla persona o denaro

Una parte del premio, che può variare da 300 a 1.500 euro, potrà essere convertita, a discrezione dei singoli dipendenti, in servizi alla persona (flexible benefits). Questo significa che i dipendenti potranno scegliere di utilizzare una parte del premio per acquistare beni o servizi per sé o per la propria famiglia, come ad esempio l’istruzione, la formazione, le spese mediche o la previdenza complementare.

Un’intesa positiva per la valorizzazione delle persone

L’azienda e le organizzazioni sindacali si sono dichiarate soddisfatte per i risultati raggiunti, sottolineando i percorsi sviluppati in questi anni di valorizzazione delle persone e del loro benessere in azienda. Questo risultato è stato reso possibile anche grazie a solide e positive relazioni industriali.

Un premio che premia la performance e la flessibilità

Il premio di produzione della Ferrero è un esempio di come le aziende possano incentivare i propri dipendenti e al contempo offrire loro una maggiore flessibilità nella gestione del proprio reddito. La divisione del premio in due parti, una legata al risultato economico generale e l’altra al risultato gestionale specifico di ogni stabilimento, dimostra la volontà dell’azienda di riconoscere sia il contributo individuale che quello collettivo. Inoltre, la possibilità di convertire una parte del premio in servizi alla persona offre ai dipendenti una maggiore libertà di scelta e di personalizzazione del proprio benefit.