L’ora legale per fronteggiare la siccità
Il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha autorizzato il ministro dell’Energia Alexandre Silveira a valutare la possibilità di ripristinare l’ora legale nel Paese. La decisione è stata presa in risposta alla grave crisi energetica causata dalla peggiore siccità della storia del Brasile, che ha messo a dura prova il sistema idroelettrico nazionale. Il ministro Silveira ha presentato al presidente Lula la proposta, sostenendo che spostare le lancette di un’ora indietro potrebbe contribuire ad alleggerire il sistema energetico, soprattutto durante il picco di consumo della prima serata, sfruttando la luce solare. Il ministro ha assicurato che la valutazione sarà condotta da un punto di vista “strettamente tecnico” e non politico. L’ora legale era stata abolita nel 2019 dal presidente Jair Bolsonaro.
Preoccupazione per la siccità e il sistema idroelettrico
Nonostante il governo escluda uno scenario di imminente carenza di elettricità e razionamenti, la preoccupazione per la situazione è in aumento. I livelli di acqua nei bacini idrici che alimentano le centrali idroelettriche continuano a diminuire, e l’aumento delle temperature alla fine dell’inverno e le possibili ondate di calore potrebbero causare un ulteriore aumento della domanda di energia in un momento di calo della produzione. Questa combinazione potrebbe creare una situazione pericolosa per il sistema energetico brasiliano.
Un’opportunità per la sostenibilità?
Il dibattito sull’ora legale è sempre stato acceso, con argomenti a favore e contro. In questo caso, la decisione di Lula potrebbe essere vista come un’opportunità per affrontare la crisi energetica e promuovere la sostenibilità. Se il ritorno dell’ora legale si rivelasse efficace nel ridurre il consumo di energia, potrebbe aprire la strada a una rivalutazione della sua utilità in un contesto di emergenza climatica e di transizione energetica. Tuttavia, è importante valutare attentamente gli impatti sociali ed economici di questa misura, garantendo che i benefici siano reali e che non si creino disagi per la popolazione.