‘J’Accuse’: un grido per la verità e la giustizia
“J’Accuse”, il titolo scelto per il Dig Festival 2024, non è solo un omaggio al celebre articolo di Émile Zola del 1898, ma rappresenta un grido potente per la verità e la giustizia. Come spiega l’organizzazione del Festival, Dig Documentari Inchieste Giornalismi Ets, “J’Accuse” indica la necessità di denunciare pubblicamente un’ingiustizia, anche quando farlo è sconveniente o pericoloso.
Il Festival, che si terrà a Modena dal 18 al 22 settembre, giunge alla sua decima edizione e ospiterà oltre cento eventi: talk, proiezioni, workshop, mostre d’arte, concerti, oltre all’assegnazione dei Dog Awards 2024 e del Dog Pitch.
Un cast di stelle del giornalismo internazionale
Il Dig Festival 2024 vedrà la partecipazione di alcuni dei nomi più importanti del giornalismo investigativo internazionale. Tra gli ospiti principali figurano Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, il magistrato antimafia Nino Di Matteo, la leggenda del giornalismo israeliano Meron Rapoport, l’attivista e ricercatrice palestinese Mona Shtaya, la data journalist statunitense Premio Pulitzer Julia Angwin.
Il Festival ospiterà anche una lunga lista di reporter, autori e autrici italiani, tra cui Eddi Marcucci, Francesca Coin, Stefano Liberti, Christian Raimo, Janek Gorczyca, Matteo Nucci, Valerio Bassan, Nancy Porsia, Gianluca Costantini, Alberto Nerazzini, Diletta Bellotti, Laura Silvia Battaglia, Giuliano Battiston, Philip Di Salvo, Gianni Barbacetto, Saverio Lodato.
Un omaggio al giornalismo indipendente
Con il titolo ‘J’Accuse’, Dig Festival 2024 vuole rendere omaggio al giornalismo indipendente, a chi ha il coraggio di mettere “la verità prima di tutto”, a chi prende posizione e ci mette la faccia. La scelta del tema è anche un omaggio alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti che sono stati uccisi raccontando cosa succede in Palestina e più ampiamente in Medio Oriente.
Il Festival ricorda a tutti che il ruolo del giornalismo, in quest’epoca di crisi e di guerra, è sempre lo stesso: denunciare l’ingiustizia, anche quando è rischioso o svantaggioso, “perché solo così il giornalismo può salvarsi dalla bancarotta e riportare la politica entro il perimetro della democrazia”.
Il ruolo del giornalismo in un’epoca di sfide
Il Dig Festival 2024 arriva in un momento in cui il ruolo del giornalismo è più importante che mai. In un’epoca di disinformazione e di crisi della democrazia, il giornalismo indipendente e coraggioso è fondamentale per garantire la verità e la giustizia. Il Festival si propone di celebrare e promuovere questo tipo di giornalismo, e di ricordare l’importanza di difendere la libertà di stampa e di informazione.