Il rinvio della visita in Russia
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rinviato la sua prima visita in Russia dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, prevista per la fine del mese. La visita, che avrebbe dovuto riguardare la stesura dell’Article IV, un’analisi periodica dell’economia di un paese, è stata posticipata a data da destinarsi. La decisione è stata presa a seguito delle pressioni degli alleati europei di Kiev, che hanno espresso preoccupazioni riguardo all’impatto sulla reputazione del FMI.
Le preoccupazioni degli alleati europei
Secondo il Financial Times, Polonia, Danimarca, Finlandia, Lituania, Lettonia, Estonia, Islanda e Norvegia hanno inviato una lettera al FMI, esprimendo le loro preoccupazioni riguardo alla visita. La lettera, riportata dal Financial Times, afferma che la visita avrebbe “segnalato alla comunità internazionale che il FMI è pronto a tornare al business as usual, compiendo un passo verso la normalizzazione delle relazioni con l’aggressore”.
Il delicato equilibrio del FMI
La decisione del FMI di rinviare la visita in Russia evidenzia il delicato equilibrio che l’istituzione deve mantenere tra il suo mandato di promuovere la stabilità economica globale e la necessità di rispondere alle pressioni politiche. La guerra in Ucraina ha creato un contesto complesso per il FMI, che si trova a dover affrontare le richieste di sostegno da parte dei paesi colpiti dal conflitto, senza compromettere la sua neutralità e la sua credibilità.