Gigafactory Termoli: fondi Pnrr spostati, incertezza sul futuro
Il progetto della gigafactory di Termoli, in Molise, è in stallo. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha deciso di spostare i 250 milioni di fondi Pnrr destinati al progetto su altri progetti, pur ribadendo la disponibilità a trovare le risorse quando il piano industriale, comprensivo della nuova tecnologia, verrà presentato. L’incertezza preoccupa i sindacati, pronti alla mobilitazione. Il problema principale è la mancanza di un piano industriale definito, con la tecnologia da utilizzare ancora da definire. L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha spiegato che la riprogrammazione degli investimenti è dovuta alle esitazioni sulle norme e alle discrepanze all’interno dell’Europa sul ramp-up delle celle per batterie.
Stellantis: impegno in Italia e riorganizzazione di Mirafiori
Nonostante le difficoltà, Tavares ha confermato l’impegno di Stellantis in Italia, sottolineando che la decisione di assegnare l’hub dei veicoli commerciali a Mirafiori è un’ulteriore testimonianza di questo impegno. Tuttavia, il passaggio da un tipo di lavoro a un altro, dovuto alla trasformazione in atto, ha sollevato preoccupazioni tra i sindacati torinesi. La Fiom chiede che Mirafiori “diventi un hub della produzione”, mentre la Fim chiede “un piano straordinario di formazione per i lavoratori con l’obiettivo di aiutarli ad affrontare le transizioni”. Tavares ha confermato l’arrivo della Fiat 500 ibrida a inizio 2026 e l’obiettivo di produrre più cambi eDct a Mirafiori.
Il decreto sulla tutela dei marchi e la politica industriale Ue
Il ministro Urso ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto sulla tutela dei marchi di particolare interesse nazionale, tra i quali ci sono Innocenti e Autobianchi di Stellantis. Tavares ha commentato che “non sono io a fare le leggi” e che “qualunque sia la legge la rispetteremo”. Sul fronte automotive, Urso ha un’agenda fitta: il 23 settembre presenterà la posizione italiana sulla politica industriale Ue a imprese e sindacati, il 25 settembre sarà a Bruxelles per incontrare i parlamentari europei e il giorno seguente illustrerà la proposta del governo al Consiglio Competitività.
Le sfide del settore automotive: emissioni, costi e futuro delle auto elettriche
Tavares ha espresso la sua contrarietà a qualsiasi tentativo di ritardare gli obiettivi sulle emissioni che entreranno in vigore l’anno prossimo, come ipotizzato dall’Acea. Ha anche sottolineato le difficoltà del settore automotive, legate ai costi elevati delle auto elettriche e alla mancanza di supporto da parte dei governi. “C’è stato un momento in cui i governi hanno aiutato i consumatori, ma quel momento è finito”, ha detto Tavares. Il manager ha anche espresso preoccupazione per la situazione di Volkswagen, che sta affrontando una possibile chiusura di fabbriche con il taglio di 15.000 dipendenti. “Stiamo lavorando molto duramente per evitare la situazione in cui si trova Volkswagen”, ha affermato Tavares.
Un futuro incerto per il settore automotive
La situazione attuale nel settore automotive è complessa e incerta. Le sfide legate alla transizione verso l’elettrico, alle emissioni e ai costi di produzione sono enormi. I governi europei devono trovare un equilibrio tra la necessità di sostenere l’industria e la necessità di controllare il debito pubblico. La capacità di Stellantis di adattarsi a queste sfide sarà fondamentale per il futuro del gruppo e per il futuro del settore automotive in Italia.