Conte si presenta alla Commissione d’inchiesta sul Covid
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si è presentato alla prima riunione della Commissione d’inchiesta sul Covid, istituita dalla maggioranza di centrodestra per indagare sulla gestione della pandemia.
In un post sui suoi social, Conte ha accusato la maggioranza di aver creato la Commissione non per fare tesoro dell’esperienza della pandemia e per evitare difficoltà future, ma come strumento politico per colpirlo e la sua squadra di governo.
“Pensano di mettermi in difficoltà. Ebbene, eccomi qui: stamattina, alla prima riunione della Commissione, mi sono presentato personalmente. Puntuale, a testa alta. Io non scappo di certo”, ha scritto Conte.
Il leader pentastellato ha ribadito di aver già affrontato in passato accuse simili in tribunale, dove è stato assolto. “Allo stesso modo in passato sono andato di fronte al Tribunale a spiegare le scelte fatte in emergenza e le accuse sono state tutte archiviate. A scappare sono altri”, ha aggiunto.
Le accuse di Conte contro la maggioranza
Conte ha anche criticato la composizione della Commissione, sostenendo che è “palesemente viziata” e che tiene fuori dalle attività di indagine le Regioni, che hanno gestito per gran parte l’emergenza Covid.
“Perché la maggioranza di Meloni, con la complicità di Renzi, – aggiunge – ha fatto partire una Commissione d’inchiesta così palesemente viziata, che tiene fuori dalle attività di indagine le Regioni, che hanno gestito per gran parte l’emergenza Covid?”, ha scritto Conte.
Secondo il leader M5S, la maggioranza non vuole che si indaghi sulle scelte dei governatori che hanno le tessere dei loro stessi partiti. “Non vogliono che si indaghi sulle scelte dei governatori che hanno le tessere dei loro stessi partiti. Di cosa hanno paura? Cosa hanno da nascondere agli italiani?”, ha concluso Conte.
Un’accusa politica o una critica legittima?
Le accuse di Conte sollevano interrogativi sulla reale finalità della Commissione d’inchiesta sul Covid. È un’iniziativa politica per colpire l’opposizione o un’opportunità per fare luce su errori e omissioni commessi durante la pandemia? La scelta di escludere le Regioni dalle indagini alimenta i dubbi sulla trasparenza e l’obiettività della Commissione. Sarà interessante vedere come si svilupperanno i lavori della Commissione e se riuscirà a fornire risposte concrete e utili per il futuro.