Commemorazioni e dolore a due anni dall’alluvione
A due anni dalla devastante alluvione che ha colpito le Marche il 15 settembre 2022, si svolgono cerimonie di commemorazione a Senigallia e in altri Comuni dell’hinterland per ricordare le vittime. A Senigallia, verrà deposto un mazzo di rose rosse in memoria delle 13 persone decedute nei pressi del Ponte 2 giugno, intitolato nel 2021 “Ponte degli Angeli” in ricordo delle sei vittime della strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo.
Una fiaccolata a Pianello di Ostra, alle 20, ricorderà le vittime dell’alluvione e a Barbara, alle 18, funzione davanti casa di Brunella Chiù, 56anni, travolta e uccisa dal Nevola insieme alla figlia Noemi Bartolucci. Il figlio Simone Bartolucci, si salvò miracolosamente, aggrappandosi a una pianta per alcune ore. Un mezzo di fiori verrà deposto sul ponte di Ripalta, dove il piccolo Mattia venne travolto.
Inchieste aperte sulla gestione dell’emergenza
Nel frattempo, la Procura dell’Aquila continua le indagini sulle presunte responsabilità per i ritardi negli allarmi e per le negligenze negli interventi di prevenzione sui fiumi. Sono due le inchieste in corso: la prima, chiusa nel novembre 2023, per presunti ritardi negli allarmi alla popolazione, coinvolge 14 indagati tra cui sei sindaci, due funzionari dei vigili del fuoco, sei di Protezione civile regionale.
La seconda inchiesta, culminata con la richiesta di rinvio a giudizio per 22 persone, si focalizza sulle negligenze negli interventi di prevenzione sui fiumi. La procura contesta omissioni, negligenze o violazioni di norme negli interventi di manutenzione e gestione degli alvei dei fiumi: tra gli indagati, funzionari e tecnici di Regione Marche, Provincia di Ancona, Consorzio di Bonifica Marche e Comune di Serra de’ Conti.
Contestati, a vario titolo, la cooperazione in inondazione colposa, in lesioni gravi e omicidio colposo plurimo. L’udienza preliminare si terrà il 4 dicembre.
Dubbi sulla costruzione del Ponte 2 giugno
Proprio le modalità di costruzione del Ponte 2 giugno sono una delle circostanze al vaglio in uno dei due procedimenti penali. Secondo una consulenza, disposta dal pm Fabio Picuti, la struttura non sarebbe stata realizzata seguendo le norme in materia e potrebbe essere da ostacolo al deflusso dell’acqua del fiume.
Un dovere di memoria e di analisi
A due anni dall’alluvione che ha colpito le Marche, è doveroso ricordare le vittime e le loro famiglie, ma anche riflettere sulle cause e sulle responsabilità dell’accaduto. Le inchieste in corso rappresentano un passo fondamentale per fare luce sulla gestione dell’emergenza e per evitare che tragedie come questa si ripetano in futuro.