La protesta a Bruxelles
Circa 5.500 manifestanti, secondo la polizia, o più di 10.000 secondo i sindacati, hanno sfilato oggi nella capitale belga per esprimere la loro solidarietà ai lavoratori e ai subappaltatori di Audi Brussels. La protesta, partita dalla Gare du Nord poco prima delle 10.30, ha raggiunto Place du Luxembourg intorno a mezzogiorno. I manifestanti hanno esposto striscioni come “L’industria è nostra” e “Non siamo in vendita”.
Nonostante la manifestazione sia stata punteggiata da frequenti scoppi di petardi, la polizia non ha segnalato alcun incidente.
Le richieste dei sindacati
Al centro delle richieste dei manifestanti c’era l’inclusione di tutti i lavoratori, compresi gli interinali e i subappaltatori, nel piano di licenziamento, nonché l’introduzione di una “vera politica industriale”.
Thierry Bodson, presidente della FGTB, ha puntato il dito contro la coalizione “Arizona” e l’attuale governo, accusandoli di mantenere un “silenzio assordante” di fronte alla situazione dello stabilimento di Forest. Bodson ha criticato la volontà del governo di smantellare la legge Renault, ridurre la protezione dei lavoratori e limitare i sussidi di disoccupazione, denunciando una “politica di far sentire in colpa le vittime del sistema”.
Marie-Hélène Ska, segretario generale della CSC, ha chiesto un piano sociale che includa tutti i lavoratori Audi, compresi gli interinali e i subappaltatori. Ska ha sottolineato che “ogni lavoratore merita rispetto per il suo contributo a questo modello di produzione”.
L’appello per una “vera politica industriale”
Sia Bodson che Ska hanno deplorato il silenzio dei leader politici e la necessità di una “vera politica industriale che preservi il tessuto economico locale”. Ska ha invitato i politici regionali e federali a mettersi attorno a un tavolo per trovare una via d’uscita all’attuale vertenza industriale. “Non possiamo lasciare che il Comune di Forest e la Regione di Bruxelles si assumano da soli la responsabilità di trovare una soluzione per il futuro del sito”, ha esortato.
Il futuro di Audi Brussels
La situazione di Audi Brussels è un esempio di come la ristrutturazione industriale possa avere un impatto significativo sui lavoratori e sulle comunità locali. È importante che i governi e le aziende prendano in considerazione le conseguenze sociali delle loro decisioni e si impegnino a trovare soluzioni che proteggano i lavoratori e il tessuto economico locale.