Salvini non patteggia e si dice “serenamente e pacificamente incazzato”
“Io non patteggio, sono convinto di aver ragione e vado avanti fino in Cassazione”. Così il leader leghista Matteo Salvini, ospite di ‘Quarta Repubblica’ su Rete 4, parlando del processo ‘Open arms’ a suo carico. Salvini ha chiarito la sua posizione rispetto alla scelta fatta da Giovanni Toti, ex governatore della Liguria, ribadendo: “No, non patteggio perché ritengo di aver difeso la sicurezza del mio paese e di aver mantenuto una promessa, da politico dissi ‘Votatemi e riduco gli sbarchi’.”
Salvini si dice convinto di essere assolto, sostenendo che se il giudice analizzerà gli atti e li confronterà con le azioni di altri ministri e con il diritto nazionale e internazionale, la sua posizione verrà riconosciuta. Il leader leghista ha sottolineato che l’Italia stava aspettando l’intervento di altri Paesi per la redistribuzione dei migranti.
“Ma io non mollo di un centimetro, non mi fermo. Sono serenamente e pacificamente incazzato”, ha dichiarato Salvini, ribadendo la sua determinazione a portare avanti la battaglia legale.
Salvini accusa la sinistra di un attacco politico al governo
Salvini ha definito il processo “politico” e un attacco al governo Meloni, sostenendo che la sinistra sta cercando di mettere in difficoltà l’esecutivo. “Mi sembra evidente”, ha ripetuto Salvini sul fatto che l’attuale esecutivo sia sott’attacco, anche attraverso il processo nei suoi confronti o il caso dell’ex ministro Sangiuliano.
Riferendosi alle opposizioni, Salvini ha spiegato: “Siccome non ci riescono alle elezioni (le abbiamo vinte tutte tranne una), loro pensavano allo spread in crescita e invece scende, pensavano alla disoccupazione..aumentano i risparmi.. Quindi, dicono: ‘questi se vanno avanti così, non ce li togliamo più’.”
Alla domanda del conduttore Nicola Porro se crede che l’attacco abbia una regia, il vicepremier ha risposto: “Non ci sono registi occulti”, ma “penso che ci sia il solito sistema”, citando poi “un modo di fare politica di Pd, M5s e Renzi che non è il mio, perché io non godo e non rido delle accuse altrui”.
Il processo “Open Arms” come un attacco al governo Meloni
Salvini ha confermato che il bersaglio dell’attacco è il governo Meloni: “Sì, stanno provando in ogni maniera a mettere in difficoltà questo governo”, senza esito finora e quindi “attacchiamo Salvini”.
Il leader leghista ha ribadito la sua convinzione che il processo sia politico, affermando: “Questo è un processo politico e contro il governo”.
Salvini: “Se mi condannano, ci sarà l’appello, non ci sono conseguenze”
Alla domanda del conduttore Nicola Porro se ci saranno conseguenze per il governo qualora venisse condannato, Salvini ha risposto: “Nell’immediato no”. E ha aggiunto: “Se mi condannano poi ci sarà l’appello, non ci sono conseguenze, ci sarà un precedente pericoloso ma non per Salvini, io ho le spalle larghe..”
Salvini ha poi ribadito che se venisse condannato in tutti e tre i gradi di giudizio, finirebbe in carcere per almeno due anni. “Mi spiacerebbe per i miei figli, per la mia compagna e la mia famiglia”, ha detto.
La Lega fa scudo attorno a Salvini e annuncia una battaglia “pacifica e democratica”
“Ringrazio il governo e i partiti di maggioranza per la grande e affettuosa solidarietà. Si tratta di un processo politico e di un tentativo della sinistra di attaccare il governo ed il diritto alla difesa dei confini nazionali”, ha dichiarato Matteo Salvini all’inizio del consiglio federale della Lega convocato ad hoc dopo la richiesta di condanna a sei anni nell’ambito del processo Open Arms.
La Lega ha deciso di fare scudo attorno al suo leader, organizzando una battaglia “pacifica e democratica” a difesa di Salvini. La battaglia sarà scandita a tappe, a partire dal prossimo weekend e fino al 6 ottobre, quando il tradizionale raduno di Pontida ospiterà il popolo della Lega, con la causa in più di difendere la libertà del segretario.
Salvini ha definito il processo come un tentativo della sinistra di attaccare il governo e il diritto alla difesa dei confini nazionali, riferendosi ai sei anni di carcere che rischia per l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
Il presidente dell’associazione magistrati smonta la tesi di un processo politico
La tesi di un processo politico è stata smentita dal presidente dell’associazione magistrati, Giuseppe Santalucia, che ha dichiarato: “Di politico c’è solo l’imputato ma non è un processo alla politica”, perché “in un sistema di democrazia costituzionale come il nostro, anche un ministro può essere soggetto a controlli di legalità”.
Santalucia ha sottolineato che l’ipotesi che “la magistratura si arresti di fronte a politica e politici sarebbe incostituzionale”.
La Lega organizza un battage per sostenere Salvini
La Lega ha definito un battage con gazebo nelle piazze a partire dal prossimo weekend, che proseguirà fino a Pontida, dove è previsto l’arrivo di importanti alleati internazionali, tra cui Marine Le Pen e Geert Wilders.
Il numero due di Salvini, Andrea Crippa, ha promesso un raduno “vivace” e “internazionale”, con l’obiettivo di tenere alta la causa con elettori e militanti.
Non è escluso che la Lega possa organizzare una grande manifestazione di piazza a Palermo il 18 ottobre, giorno in cui è prevista l’arringa dell’avvocata di Salvini, Giulia Bongiorno, nell’aula bunker dove si celebra il processo.
Il sostegno di Orban e la risposta di Salvini
Matteo Salvini ha ricevuto il sostegno di Viktor Orban, presidente ungherese, che lo ha definito “il patriota più coraggioso d’Europa” e “il nostro eroe!”
Orban ha aggiunto che Salvini è stato “punito per aver fermato l’immigrazione” e che “coloro che difendono l’Europa vengono costantemente penalizzati”.
Salvini ha ringraziato Orban e ha annunciato: “Ci vediamo venerdì nella splendida città di Budapest”, in occasione del vertice informale dei ministri dei Trasporti.
Salvini ha assicurato: “Il processo e le minacce non fermeranno il vento del cambiamento e della libertà che soffia in Europa”.
La difesa di Salvini e il ruolo della magistratura
L’avvocata di Salvini, Giulia Bongiorno, ha sottolineato che la sentenza di primo grado arriverà dopo le cosiddette ‘udienze di repliche’, forse “dopo una settimana o due”.
Bongiorno ha imposto cautela, dichiarando: “Non c’è nessuna voglia di acutizzare scontri con la magistratura. C’è assoluta e piena fiducia nei confronti della magistratura”, ma ha insistito sul fatto che “in questo processo ci sono alcune anomalie”, ossia “si è focalizzata l’attenzione sul singolo caso” pur essendoci stati altri precedenti.
Un processo politico o un caso giudiziario?
Il processo ‘Open Arms’ ha suscitato un acceso dibattito sul suo carattere politico o giudiziario. Mentre Salvini lo definisce un attacco politico al governo Meloni, il presidente dell’associazione magistrati sostiene che si tratta di un caso giudiziario che coinvolge un ministro, soggetto a controlli di legalità come qualsiasi altro cittadino. È importante che la magistratura agisca in modo indipendente e imparziale, garantendo un processo equo e trasparente, al di là di qualsiasi pressione politica.