L’incendio e le indagini
Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2021, un incendio ha devastato sette auto e due abitazioni nel centro di Matino. Le fiamme, divampate in meno di un’ora, hanno coinvolto beni riconducibili alla donna e al suo nuovo compagno. Le indagini, condotte dai carabinieri, hanno portato all’identificazione di un 37enne come responsabile dell’incendio. L’uomo, ex compagno della donna, aveva avuto una relazione violenta con lei, che aveva poi troncato trasferendosi dai genitori. Dopo aver appreso della nuova relazione della sua ex, l’uomo avrebbe iniziato a pedinarla e minacciarla, sfociando nell’incendio doloso come atto di vendetta.
Il codice rosso e i dettagli dell’attacco
L’uomo è stato arrestato e gli è stato applicato il codice rosso, un protocollo che prevede misure di protezione per le vittime di violenza di genere. Le indagini hanno rivelato che l’uomo aveva già tentato di speronare l’attuale compagno della sua ex nel giugno scorso, mentre quest’ultimo era alla guida della sua auto. L’incendio, come dimostrato dalle telecamere di videosorveglianza, è stato appiccato dall’uomo con l’aiuto di due complici, anch’essi denunciati.
Le misure cautelari e la tutela della vittima
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce ha emesso un’ordinanza di misura cautelare che prevede il divieto di avvicinamento alla persona offesa e dei luoghi da lei frequentati. La misura è stata presa per tutelare l’uomo vittima degli atti persecutori e per prevenire ulteriori atti di violenza. L’uomo è stato arrestato e si trova ora in stato di fermo.
L’ombra della violenza di genere
Questo caso evidenzia la gravità della violenza di genere e la necessità di una risposta efficace da parte delle istituzioni. L’incendio doloso, atto di vendetta e di minaccia, testimonia la pericolosità del comportamento dell’uomo, che ha cercato di colpire la sua ex e il suo nuovo compagno. L’applicazione del codice rosso è un passo importante per tutelare le vittime di violenza, ma è fondamentale che le istituzioni continuino a lavorare per prevenire e contrastare questo fenomeno.