Un atto intimidatorio a Corviale
Nella notte, un incendio doloso ha colpito l’auto di Massimo Vallati, ex calciatore ed ex ultrà, promotore delle attività di ‘calcio sociale’ nel quartiere popolare periferico di Corviale. L’episodio è avvenuto davanti al centro sportivo Campo dei Miracoli, dove Vallati è responsabile di Calciosociale, una società sportiva dilettantistica senza scopo di lucro impegnata in progetti di promozione della legalità collegati allo sport.
L’accaduto è stato denunciato dallo stesso Vallati, che ha documentato l’incendio con delle immagini. L’episodio ha suscitato un’ondata di sdegno e preoccupazione, con numerose istituzioni e associazioni che hanno espresso la loro solidarietà a Vallati e hanno condannato l’atto intimidatorio.
Solidarietà da parte delle istituzioni e delle associazioni
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso la sua solidarietà a Vallati, definendo l’incendio un atto ‘inqualificabile’ e un ‘grave attacco alla legalità’. Anche i ministri Matteo Salvini e Andrea Abodi hanno condannato l’accaduto, esprimendo il loro sostegno a Vallati e al suo lavoro di promozione sociale attraverso lo sport.
L’associazione Libera, impegnata nella lotta contro le mafie e la criminalità organizzata, ha espresso la sua solidarietà a Vallati, definendo l’incendio un ‘atto vile’ che non fermerà il suo impegno per la legalità e la giustizia sociale.
Un segnale preoccupante
L’incendio doloso dell’auto di Massimo Vallati è un segnale preoccupante che evidenzia la persistenza di tensioni e di un clima di intimidazione in alcune zone di Roma. La scelta di colpire un promotore di attività di ‘calcio sociale’ è particolarmente grave, in quanto rappresenta un attacco diretto al lavoro di promozione della legalità e dell’inclusione sociale attraverso lo sport. È fondamentale che le istituzioni e la società civile si uniscano per contrastare questi fenomeni e per garantire la sicurezza di coloro che si impegnano per il bene comune.