Debito pubblico in calo a luglio
Secondo i dati diffusi dalla Banca d’Italia, il debito pubblico italiano ha registrato una diminuzione di 1,1 miliardi di euro a luglio, attestandosi a 2.946,6 miliardi di euro. Questo calo è stato determinato da un avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche pari a 1,9 miliardi di euro, che ha più che compensato l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio, che complessivamente hanno aumentato il debito per 0,8 miliardi di euro.
Le disponibilità liquide del Tesoro sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al mese precedente, attestandosi a 45,4 miliardi di euro.
Entrate tributarie in crescita
Nei primi sette mesi del 2024, le entrate tributarie, calcolate dalla Banca d’Italia, sono state pari a 309,3 miliardi di euro, in aumento del 4% (11,9 miliardi di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’indicatore tiene conto dei flussi di cassa del gettito e considera prevalentemente le imposte statali. Si differenzia per questo dalle entrate tributaria calcolate dal Mef che tiene conto del criterio della competenza.
Un segnale positivo per le finanze pubbliche
La diminuzione del debito pubblico a luglio è un segnale positivo per le finanze pubbliche italiane. L’avanzo di cassa dimostra che il governo sta riuscendo a gestire con efficacia le entrate e le uscite dello Stato. Tuttavia, è importante ricordare che il debito pubblico italiano rimane ancora elevato e che è necessario continuare a lavorare per ridurlo in modo sostenibile. La crescita delle entrate tributarie è un altro segnale positivo, che indica una maggiore attività economica e una maggiore capacità di raccogliere risorse per finanziare le spese pubbliche. È importante monitorare l’andamento del debito pubblico e delle entrate tributarie nei prossimi mesi per valutare l’effettiva sostenibilità delle finanze pubbliche italiane.