Il Fidesz in calo, Tisza in ascesa
Secondo gli ultimi sondaggi dell’istituto Median, il partito ultranazionalista Fidesz di Viktor Orban è in calo, anche se in modo lieve, attestandosi al 43% delle preferenze. Allo stesso tempo, il partito conservatore Tisza (Onore e Libertà) di Peter Magyar, membro del Ppe nel Parlamento europeo, sta crescendo rapidamente, raggiungendo il 39% dei consensi. Questa tendenza ha ridotto la differenza tra i due partiti a circa il 4%.
Il sondaggista Endre Hann, direttore del Median, ha affermato che "chiaramente si va verso un sistema bipartitico, il Tisza si rafforza a spese dei partiti minori di opposizione, come socialisti, democratici, liberali e verdi, attraendo i loro elettori".
Un’eventuale sconfitta di Orban
L’analista Attila Tibor Nagy, in un’intervista al settimanale Magyar Hang, ha dichiarato che "ormai non è più impossibile una sconfitta di Orban alle prossime elezioni nel 2026".
Le critiche di Dk a Peter Magyar
Il maggiore partito della sinistra, Dk, è critico nei confronti di Peter Magyar e lo attacca sistematicamente. Tuttavia, secondo gli analisti, questi attacchi diventano sempre più controproducenti.
La reazione di Orban
Viktor Orban ha riconosciuto il "pericolo" dell’avanzata di Tisza, affermando che "la situazione è cambiata. È finita l’epoca di avversari piccoli e frammentati. Ora bisogna cambiare strategia, e lottare duramente, senza pietà".
Un nuovo panorama politico
L’ascesa di Tisza e il calo del Fidesz segnano un cambiamento significativo nel panorama politico ungherese. La prospettiva di un sistema bipartitico potrebbe portare a una maggiore polarizzazione politica, con il rischio di una crescente instabilità. Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nei prossimi anni e come reagirà il governo di Orban a questa nuova sfida.