L’italiano, un faro nel mondo
Il Congresso internazionale della Società Dante Alighieri, giunto alla sua 84/a edizione, ha dedicato la seconda giornata all’italiano, celebrandone la vitalità e il potenziale di unione. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto il congresso al Quirinale, lodando la “grande passione” che anima la rete della Dante e il suo impegno per la diffusione della lingua italiana nel mondo. Mattarella ha sottolineato come la Dante, nonostante la scarsità di supporto pubblico rispetto ad altri Paesi europei, “conseguisca grandi risultati”, dimostrando la forza e la vitalità dell’italiano.
Il Presidente della Dante, Andrea Riccardi, ha definito l’italiano una lingua “simpatica” e ha auspicato la creazione di un “Commonwealth italiano” che riunisca le zone dove l’italiano è stato o è ancora lingua parlata. “Investire sull’italiano nel mondo – ha spiegato Riccardi – vuol dire investire sulle istituzioni che lo insegnano, perché noi le abbiamo lasciate andare”.
L’italiano come lingua letteraria
L’italiano non è solo una lingua parlata, ma anche una lingua letteraria di grande rilievo. La scelta di scrivere in italiano da parte di scrittori con radici culturali e linguistiche non italiane è un segno della sua attrattiva e della sua capacità di esprimere diverse voci e prospettive. La consulta Lingua-mondo, che raccoglie scrittori che hanno scelto l’italiano come lingua di scrittura, è un esempio di questa tendenza.
Helena Janeczek, ex premio Strega, ha spiegato che per lei usare l’italiano “è un percorso di vita più che una scelta” e che “è l’unica lingua in cui io sappia scrivere dei libri”. Amara Lakhous, scrittore e giornalista, ha definito l’italiano “una grandissima opportunità” e ha sottolineato come “le lingue siano come gli specchi” che permettono di vedere “sé stessi e il mondo in maniera straordinaria”.
Un futuro promettente per l’italiano
Il Congresso della Dante Alighieri ha evidenziato il ruolo importante che l’italiano può svolgere nel futuro. Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha annunciato la sua intenzione di organizzare una “giornata dell’italofonia”, con la presidenza di Roberta Metsola, eurodeputata maltese che parla correntemente italiano. Questa iniziativa potrebbe contribuire a rafforzare la presenza dell’italiano nel mondo e a creare una comunità di italofoni che condividono la passione per la lingua e la cultura italiana.
Il segretario generale della Dante, Alessandro Masi, ha definito l’idea di un “Commonwealth italiano” come un’opportunità per “riunire quelle zone dove l’italiano è stato per tradizione o è ancora lingua parlata”.
Un’opportunità per la cultura italiana
Il Congresso della Dante Alighieri ha offerto una prospettiva positiva sul futuro dell’italiano. L’iniziativa di creare una “giornata dell’italofonia” e di rafforzare la rete di italofoni nel mondo è un’opportunità per promuovere la cultura italiana e per costruire ponti tra diverse culture. L’italiano, con la sua bellezza e la sua ricchezza, ha il potenziale per unire il mondo e per creare una comunità globale che apprezzi e celebri la sua diversità.