L’Italiano: Una Lingua con un Futuro Promisingo
Il congresso internazionale della Società Dante Alighieri ha evidenziato il ruolo centrale dell’italiano nel mondo, non solo come idioma con un futuro promettente, ma anche come potenziale base per la costruzione di una comunità globale. La scelta dell’italiano come lingua letteraria, oltre che per la sua musicalità, è legata alla sua ricca storia e alla sua capacità di esprimere sfumature e complessità del pensiero. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha elogiato la “grande passione” che anima la rete della Dante, evidenziando i risultati raggiunti dalla lingua italiana, nonostante la scarsa attenzione da parte del nostro paese in termini di supporto pubblico. “Il nostro Paese è stato sempre, per motivi di bilancio, diciamo piuttosto indietro, rispetto a quello che hanno fatto i grandi Paesi europei per la loro lingua”, ha sottolineato il Capo dello Stato.
L’Italsimpatia: Un Sentimento di Appartenenza e Identità
Il presidente della Dante, Andrea Riccardi, ha definito l’italiano una lingua “simpatica”, sottolineando che la sua “non è una lingua imperiale”, forse per questo piace. “Investire sull’italiano nel mondo – ha spiegato – vuol dire investire sulle istituzioni che lo insegnano, perché noi le abbiamo lasciate andare”. Riccardi ha parlato di “Italsimpatia”, un sentimento di appartenenza e identità che accomuna chi discende dalla cultura italiana. Attorno all’italofonia, si potrebbe creare una comunità, un’idea condivisa anche dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha annunciato la sua intenzione di organizzare la “giornata dell’italofonia”, con la partecipazione di Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, che parla correntemente italiano.
La Lingua-Mondo: Un Ponte Tra Culture e Tradizioni
Il congresso ha ospitato una tavola rotonda dedicata alla consulta “Lingua-mondo”, che riunisce scrittori e scrittrici con radici culturali e linguistiche non italiane, ma che hanno scelto di scrivere in italiano. Helena Janeczek, ex premio Strega, ha definito l’uso dell’italiano “un percorso di vita più che una scelta”, mentre Amara Lakhous, scrittore e giornalista, ha sottolineato che “parlare più lingue è come avere a disposizione più specchi”, permettendo di vedere “sé stessi e il mondo in maniera straordinaria”. La “Lingua-mondo” rappresenta un ponte tra culture e tradizioni, un esempio di come la lingua italiana possa essere uno strumento di comunicazione e di arricchimento culturale per persone provenienti da diverse parti del mondo.
Un’Opportunità per la Cultura Italiana
Il congresso della Società Dante Alighieri ha evidenziato l’importanza di investire nell’italiano come strumento di crescita culturale e di diffusione della cultura italiana nel mondo. La creazione di una “giornata dell’italofonia” e il riconoscimento del ruolo degli scrittori della “Lingua-mondo” sono segnali positivi in questa direzione. L’italiano, con la sua musicalità e la sua ricchezza storica, può essere un ponte tra culture e un punto di riferimento per una comunità globale.