Il futuro del carcere è fuori dal carcere
Il sottosegretario e viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ha espresso una chiara visione del futuro del sistema carcerario italiano: “Il futuro del carcere è un po’ fuori dal carcere”. Durante una visita ai distretti giudiziari di Pordenone e Trieste, Sisto ha sottolineato l’importanza delle misure alternative e dei percorsi rieducativi come soluzione al problema del sovraffollamento carcerario.
“Misure alternative e percorso rieducativo per noi di FI sono un punto di arrivo assolutamente ineliminabile e fondamentale”, ha dichiarato Sisto, evidenziando la necessità di un cambio di paradigma nel sistema carcerario italiano.
Soluzione al sovraffollamento
Sisto ha identificato il sovraffollamento come il principale problema delle carceri italiane, evidenziando la necessità di trovare soluzioni concrete per alleggerire il carico sulle strutture carcerarie. Tra le proposte avanzate, Sisto ha menzionato la possibilità di “smaltire” i tossicodipendenti verso comunità terapeutiche ad hoc, sostenendo che questa misura potrebbe portare a un “grande sollievo” nel sistema carcerario.
Inoltre, Sisto ha sottolineato l’importanza di snellire le procedure dei giudici di sorveglianza, bloccando la carcerazione automatica per gli ultrasettantenni e per coloro che sono a casa per motivi di salute. Queste misure, secondo Sisto, potrebbero contribuire a un “beneficio” per il sistema carcerario.
Contro l’automatismo, a favore della rieducazione
Sisto si è espresso contro l’automatismo di misure come amnistia, indulto e liberazione anticipata indiscriminata, sostenendo che queste misure potrebbero portare a un aumento della recidiva. “Se esco dal carcere perché non c’è posto, la recidiva è fatale, si ritorna a delinquere”, ha affermato Sisto.
Al contrario, Sisto ha ribadito l’importanza dei percorsi rieducativi, che dovrebbero essere ripristinati e rafforzati. Il sottosegretario ha sottolineato la necessità di dare al giudice la responsabilità della misura alternativa e di offrire al detenuto una vera alternativa al carcere. “Il detenuto deve uscire dal carcere migliore o quantomeno non peggiore di quando è entrato”, ha concluso Sisto.
Una visione innovativa per il sistema carcerario
Le parole di Sisto rappresentano una visione innovativa del sistema carcerario italiano, che si concentra sulla rieducazione e sul reinserimento sociale dei detenuti, piuttosto che sulla mera detenzione. L’enfasi sulle misure alternative e sui percorsi rieducativi è un passo importante verso un sistema carcerario più umano e efficace, che punta alla prevenzione della recidiva e al reinserimento sociale dei detenuti.