Un trionfo di scienza bizzarra: i vincitori degli IgNobel 2024
Dopo gli anni della pandemia, la cerimonia degli IgNobel è tornata in presenza al Massachusetts Institute of Technology, ritrovando la sua sede originaria dopo essere stata ospitata al Sanders Theatre dell’università di Harvard fino alle edizioni online degli ultimi anni. L’evento, organizzato dalla rivista Annals of Improbable Research con il suo direttore Marc Abrahams, fondatore dell’evento, in collaborazione con la casa editrice del Mit, la Mit Press, ha celebrato le ricerche più bizzarre e stravaganti del mondo scientifico.
Il tema dell’edizione 2024 è la legge di Murphy, il cui assioma principale e il più celebre è “se qualcosa può andare storto, lo farà”. Come ogni anno, a presentare i vincitori sono stati degli autentici Nobel, e non sono mancate la mini-opera e il volo degli aeroplanini di carta.
Tra le ricerche premiate, spiccano quelle che hanno studiato la fattibilità di utilizzare piccioni vivi all’interno dei missili per guidarne la traiettoria, la cromatografia per distinguere i vermi ubriachi da quelli sobri, e la capacità di alcune piante vere di imitare le forme delle piante di plastica. Ma non solo: un team di ricercatori ha dimostrato che anche una trota morta può nuotare, mentre un altro ha scoperto che molti mammiferi sono in grado di respirare attraverso l’ano.
Un’altra ricerca premiata ha dimostrato che quando si lancia una moneta questa tende a cadere dalla stessa parte da cui è partita, mentre un’altra ha scoperto che molte persone famose per la loro longevità sono vissute in luoghi che avevano pessimi registri delle nascite e dei decessi. Infine, un team di ricercatori ha osservato come varia la produzione di latte quando si fa esplodere un sacchetto di carta accanto a un gatto che sta sul dorso di una mucca.
Un’occhiata ai vincitori e alle loro ricerche
Ecco un riepilogo dei vincitori e delle loro ricerche:
- Pace: Stati Uniti, per la ricerca volta a verificare la fattibilità di utilizzare piccioni vivi all’interno dei missili per guidarne la traiettoria.
- Chimica: Olanda e Francia, per avere utilizzato la cromatografia allo scopo di distinguere i vermi ubriachi da quelli sobri.
- Botanica: Usa, Germania e Brasile, per una ricerca che ha dimostrato come alcune piante vere, se vicine a piante di plastica, finiscano per imitarne le forme.
- Anatomia: Francia e Cile, per aver studiato se i capelli di chi vive nell’emisfero settentrionale ruotano nella stessa direzione dei capelli di chi vive nell’emisfero meridionale.
- Medicina: Svizzera, Germania e Belgio, per aver dimostrato come un falso farmaco che provoca effetti collaterali dolorosi possa essere più efficace di un falso farmaco senza effetti collaterali dolorosi.
- Fisica: Usa, per aver dimostrato che anche una trota morta può nuotare.
- Fisiologia: Usa e Giappone, per la scoperta che molti mammiferi sono in grado di respirare attraverso l’ano.
- Probabilità: Olanda, Svizzera, Belgio, Francia, Germania, Ungheria e Repubblica Ceca, per una ricerca sulla probabilità che ha dimostrato, sia in teoria sia con 350.757 esperimenti, che quando si lancia una moneta questa tende a cadere dalla stessa parte da cui è partita.
- Demografia: Australia e Gran Bretagna, per avere scoperto che molte persone famose per la loro longevità sono vissute in luoghi che avevano pessimi registri delle nascite e dei decessi.
- Biologia: Usa, per avere osservato come varia la produzione di latte quando si fa esplodere un sacchetto di carta accanto a un gatto che sta sul dorso di una mucca.
Oltre la risata: riflessioni sulla scienza e la ricerca
Gli IgNobel, pur premiando ricerche bizzarre e divertenti, offrono un’occasione per riflettere sulla natura della scienza e della ricerca. Spesso, infatti, le scoperte più importanti nascono da intuizioni inaspettate e da approcci non convenzionali. I vincitori degli IgNobel ci ricordano che la scienza non è solo un campo di rigore e serietà, ma anche un’avventura piena di curiosità, ironia e scoperta.
Inoltre, gli IgNobel promuovono la divulgazione scientifica, rendendo accessibile a tutti il mondo della ricerca, anche a chi non è esperto di scienza. In questo modo, contribuiscono a diffondere la conoscenza e a stimolare l’interesse per la scienza in un pubblico più ampio.
L’importanza del gioco e della curiosità nella ricerca scientifica
Gli IgNobel ci ricordano che la scienza non è solo un campo di rigore e serietà, ma anche un’avventura piena di curiosità e ironia. La ricerca non deve essere sempre un’attività seria e rigida, ma può anche essere un’occasione per divertirsi, giocare e sperimentare. Questo approccio ludico può portare a scoperte inaspettate e a nuove prospettive.